In un contesto sempre più competitivo e interconnesso, misurare le performance logistiche è diventato imprescindibile. La nuova edizione della mappatura GS1 Italy 2024 offre un quadro aggiornato sull’andamento dei principali Key Performance Indicators (KPI) della filiera del largo consumo, confrontando i dati rilevati nel 2023 con quelli del 2018. Lo studio, condotto su 62 aziende tra produttori e GDO, evidenzia un miglioramento complessivo dei livelli di servizio ma anche persistenti criticità, in particolare sul fronte degli scarti e dei resi.
Uno dei dati più rilevanti riguarda la puntualità delle consegne nei Ce.Di., che ha raggiunto il 92% (vs l’89% del 2018). Questo risultato testimonia l’efficacia delle azioni messe in campo da produttori e distributori per migliorare la sincronizzazione dei flussi. Anche la completezza degli ordini (ovvero la percentuale di linee consegnate esattamente come richiesto) si attesta su valori elevati, pari al 97%, in crescita rispetto al già positivo 94% del 2018.
Il lead time medio (tempo che intercorre tra l’ordine e la consegna) è rimasto stabile intorno ai 2,5 giorni, ma si registrano significative variazioni a seconda delle categorie merceologiche e della stagionalità. In particolare, i prodotti freschi evidenziano tempi più brevi ma con maggiore variabilità.
Se da un lato si assiste a un’evoluzione positiva dei KPI legati al servizio, dall’altro il tema della gestione dei resi e degli scarti resta critico. Il report GS1 Italy segnala che la percentuale di resi per non conformità (dovuti a errori di picking, danneggiamenti o data di scadenza ravvicinata) si mantiene su valori stabili ma non trascurabili, intorno al 2,4%. Ancora più rilevante è l’incidenza degli scarti logistici: imballaggi danneggiati, eccedenze non smaltite e merce non idonea generano un impatto economico e ambientale significativo.
La difficoltà nel ridurre tali scarti è legata anche alla frammentazione dei flussi, alla mancanza di visibilità in tempo reale e a processi ancora parzialmente manuali nelle fasi di controllo qualità. È evidente che il miglioramento di questi indicatori richiederà interventi strutturali sia nella progettazione degli imballi che nell’organizzazione dei flussi informativi.
Oltre ai classici indicatori di servizio, la mappatura GS1 introduce anche metriche legate alla sostenibilità e all’efficienza complessiva della filiera.
Tra queste:
Questi nuovi KPI aprono la strada a una valutazione più sistemica e strategica della logistica, in linea con le esigenze ESG e con i modelli di collaborazione avanzata tra produttori e distributori. Per ottenere risultati concreti, sarà essenziale condividere gli indicatori lungo la filiera, adottare strumenti digitali interoperabili e superare logiche difensive a favore di una visione integrata delle performance.
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