Secondo una relazione della Corte dei Conti europea «Nonostante la Commissione europea punti a trasferire il trasporto merci dalla rete stradale a quella ferroviaria, la quota di trasporto merci Ue che si svolge su rotaia ha subito in realtà una lieve flessione dal 2011».
La relazione sottolinea che «Il trasporto ferroviario ha un minore impatto ambientale e consuma meno petrolio importato.
Tuttavia non riesce a rispondere alla concorrenza del trasporto su strada».
La Corte ha esaminato la performance, a partire dal 2000, del trasporto merci ferroviario nell’Ue, e fra la metà del 2014 e la metà del 2015 gli auditor della Corte hanno effettuato visite di audit in Repubblica Ceca, Germania, Spagna, Francia e Polonia.
Il rapporto evidenzia che «Tra il 2007 e il 2013, il bilancio dell’Ue ha contribuito a finanziare progetti ferroviari stanziando circa 28 miliardi di euro.
Ciò nonostante, e malgrado la Commissione abbia ritenuto prioritario trasferire il trasporto merci dalla strada alla ferrovia, negli ultimi 15 anni il trasporto merci ferroviario dell’Ue non è riuscito a rispondere efficacemente alla concorrenza del trasporto su strada.
La performance del trasporto merci su rotaia nell’Ue resta, nel complesso, insoddisfacente».
La Corte ha riscontrato che «Gli spedizionieri preferiscono chiaramente il trasporto su strada a quello su ferrovia.
Sebbene alcuni Stati membri (Austria, Germania e Svezia) siano riusciti a ottenere risultati migliori, la quota media, a livello Ue, del trasporto merci effettuato su rotaia è in realtà diminuita leggermente dal 2011.
Per giunta, la velocità media dei treni merci nell’Ue è molto bassa (solo circa 18 km orari su numerose tratte internazionali)».
La Corte osserva che «Uno spazio ferroviario europeo unico è ancora lungi dall’essere realizzato.
La rete ferroviaria dell’Ue resta, nel complesso, un mosaico di reti nazionali distinte, con varie autorità e normative nazionali che differiscono considerevolmente in materia di assegnazione delle tracce, gestione e tariffe.
Le procedure di gestione del traffico non sono adattate alle esigenze del trasporto merci su rotaia, persino all’interno dei corridoi merci ferroviari: i treni merci pagano dei diritti per ogni chilometro utilizzato nell’infrastruttura ferroviaria, cosa che non sempre avviene per il trasporto su strada».