Venerdì 29 aprile si terrà a Roma un incontro al Ministero dei Trasporti per fare il punto sulle norme relative alla riforma degli interporti, che sta procedendo in modo meno spedito della parallela riforma dei porti.
La legge, ad oggi ferma in Senato dopo essere stata approvata alla Camera, ha la finalità di fornire delle norme per le strutture interportuali e le piattaforme logistiche territoriali, definendone le caratteristiche, razionalizzando l’uso del territorio, migliorando e incrementando i flussi di trasporto.
Matteo Gasparato, presidente dell’Unione Interporti Riuniti, vice presidente dell’associazione confindustriale Federtrasporto e presidente della holding che ha in gestione l’interporto di Verona, ha affermato: «Oggi gli interporti continuano ad essere regolamentati con leggi spot e operano come soci privati, ma spesso all’interno delle compagini societarie pesano maggiormente i soci pubblici.
Servono regole chiare sulla governance».
Gasparato, ancora mesi fa, aveva domandato al ministro Graziano Delrio di concentrare le risorse disponibili sul cofinanziamento di opere inserite nei corridoi europei e sui “colli di bottiglia” del sistema infrastrutturale, sottolineando l’importanza della retroportualità nella gestione dei flussi portuali.