La notizia, anticipata a inizio febbraio, è stata confermata: l’Austria creerà un sistema di controlli e di recinzioni per arginare il flusso di migranti ai valichi del Tarvisio, Resa e Brennero estendendo dunque quello già presente tra Austria e Ungheria.
A confermarlo il ministro degli Interni Johanna Mikl Leitner e Hans Peter Doskozil, ministro della Difesa, in occasione dell’incontro sull’emergenza migranti con i tre presidenti dell’Euregio (la macroregione che va da Trentino e passando per l’Alto Adige arriva fino al Tirolo).
Le postazioni di controllo saranno 12, con un presidio classico di frontiera dove l’attenzione sarà rivolta al traffico veicoli, treni e persone, anche nelle zone a ridosso del confine.
Per via della particolare storia del Brennero, il Ministro dell’Interno ha aggiunto che si punterà sulla cooperazione, ma se necessario non si indugerà ad installare recinzioni, una misura sgradevole ma necessaria, temporaneamente, per reagire alla situazione di crisi.
Non è ancora chiaro quanto questo provvedimento influirà anche sui collegamenti e sul trasporto merci, pare però più che probabile che lo scorrimento dei veicoli ne sarà rallentato.
In seguito al provvedimento austriaco, anche la Croazia ha annunciato di volere rafforzare i controlli con la Serbia.