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OECD a sostegno dei porti come motore di sviluppo delle città.
Uno studio evidenzia come un milione di tonnellate di merci che gravano sul porto producono più di 300 posti di lavoro.


Servizi e accessori per il trasporto

OECD a sostegno dei porti come motore di sviluppo delle città.

7 Gennaio 2015

L’Organizzazione per la Cooperazione Economica e lo Sviluppo ha cercato di aiutare le aree portuali ad essere maggiormente competitive, esaminando l’impatto negativo che ruota intorno all’attività del porto (infrastrutture, tempi di carico/scarico merci, accoglienza e servizi) e tentando di restituire ai porti il ruolo di protagonisti nello sviluppo economico delle città di mare.

I parametri presi in considerazione dall’OECD evidenziano come ad una tonnellata di merci che attraversa un porto venga attribuito circa 100 $ US di valore aggiunto, mentre un milione di tonnellate di merci che gravano sul porto producono più di 300 posti di lavoro nel breve termine.

Emerge dal rapporto quanto sia rilevante l’innovazione nel settore portuale per la crescita economica del tessuto urbano, alla luce dei risultati portati dai maggiori porti del mondo che investono in rinnovamento, tra cui Los Angeles/Long Beach, Tokyo, Oakland, Rotterdam e Houston.

Si ribadisce che un porto non può creare sviluppo per la città se questa non è competitiva.
I tre fattori principali per la crescita del porto-città restano:

  • disposizione di ampi bacini marittimi con piazzali e banchine;
  • operazioni portuali efficaci;
  • forti collegamenti con l’entroterra.

Categorie che generano domanda di un porto sono sempre quelle dei caricatori e spedizionieri, delle compagnie di navigazione e di altri operatori; per questo è importante che ci sia innovazione e ricerca di una molteplicità di collegamenti marittimi in modo da essere più attraenti per i caricatori, che a loro volta possono offrire servizi diretti e consegne veloci.

Il modello di successo economico per un porto-città, evidenziato nel rapporto OECD, è rappresentato da una panoplia di strumenti che vanno dal sostegno allo sviluppo alla pianificazione territoriale, ai piani di incentivazione, ai meccanismi di coordinamento del capitale umano. 

Secondo il rapporto, gli orizzonti dei flussi marittimi comprendono i “focal – point” nel sud-est asiatico, Estremo Oriente, Medio Oriente e nord-ovest dell’Europa.
È doveroso sottolineare che la chiave per il successo di un territorio marittimo riposa nella concentrazione efficace delle politiche di una città sul settore dei trasporti, per consentire una efficiente mobilità delle persone e delle merci.





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