Sull’asse Nord/Sud (da Nola a Milano) viaggia una volta al giorno, da circa un mese, un treno merci contenente prodotti di grandi aziende operanti in Italia, le quali hanno convenuto di spostare sui binari la massa di traffico che prima si muoveva attraverso i camion.
«Per ora si tratta di un treno, ma puntiamo ad aumentare il volume e ad arrivare a 4 treni al giorno».
Questo ha dichiarato Sergio Barbarino, responsabile di R&D di Procter & Gamble, una delle multinazionali che ha aderito al progetto coordinato dall’associazione Indicot-Ecr.
Molte delle aziende che partecipano al progetto sono in competizione tra loro su prodotti simili, ma questo passa in secondo piano per creare un volume di merci che riesca a sostenere, in Italia, il mercato dell’intermodale.
“Bisogna utilizzare al meglio le infrastrutture esistenti – dice Barbarino, allargando il quadro pure a livello europeo – anche se in Italia dovremmo estendere l’asse Milano-Napoli anche a Bari, ma i collegamenti sono inadeguati al momento”.
L’operatore, inoltre, dovrà essere scelto da un sorta di filtro che indichi le condizioni più vantaggiose presenti sul mercato.
Di questo si occuperà l’azienda genovese che ha, tra le altre attività, gestito sino ad oggi le manovre ferroviarie nel porto di Genova.
Il 5 dicembre a Milano verrà presentato il progetto completo; tuttavia, per ora, il traffico ferroviario merci garantito di un treno al giorno è già un buon risultato.
Barbarino conclude: “Dobbiamo costituire il flusso, come in una conduttura d’acqua, per creare la massa critica delle merci».