Un passaggio cruciale per lo sviluppo di carburanti alternativi: così Carlo Fidanza, capo dei negoziati del Parlamento Europeo, commenta l’accordo informale raggiunto tra Consiglio e Parlamento europeo per promuovere l’utilizzo di nuovi carburanti nel settore dei trasporti.
I Paesi dell’Unione europea, infatti, dovranno assicurare una presenza adeguata di rifornimenti per garantire ad automobili, camion e navi di utilizzare carburanti alternativi, come il gas e l’energia elettrica, per potersi muovere liberamente su strade e vie d’acqua dell’Unione.
L’accordo risulta equilibrato, e tiene insieme l’ambizione di raggiungere gli obiettivi, ma con la necessaria dose di realismo, in modo da realizzare uno strumento normativo che funzioni in maniera adeguata, al fine di sviluppare le necessarie infrastrutture per la distribuzione dei carburanti alternativi, dando contemporaneamente a operatori e industrie manifatturiere la certezza della legge.
Nel dettaglio, sarà necessario che automobili e altri veicoli su strada possano alimentati a elettricità o gas naturale compresso possano girare liberamente per l’Ue entro la fine del 2020; che camion e veicoli affini alimentati con energie alternative possano muoversi lungo le reti Ten-T entro la fine del 2025; così come le navi a Gnl possano operare nei porti Ten-T entro la fine del 2025. Per il 2030 è invece previsto l’adeguamento di vie d’acqua e porti interni al Continente.