Il volume dei traffici nei porti container è aumentato dai 90 milioni di teu del 1990 ai 590 milioni di teu del 2012, e le previsioni per l’Europa vedrebbero un aumento dai 95 milioni di teu del 2012 ai 150 milioni di teu nel 2030, con un conseguente ampliamento delle strutture per la distribuzione.
Secondo la ricerca di Jones Lang LaSalle intitolata “European Seaports: growing logistics opportunity”, entro il 2030 le strutture per la distribuzione nelle aree portuali aumenteranno di 20-30 milioni di metri quadrati, il 40-60% in più rispetto alle superfici attuali presenti nei porti con una movimentazione superiore a 500mila teu nel 2012.
“I porti – spiega Alexandra Tornow, a capo dell’EMEA Logistics & Industrial Research di Jones Lang LaSalle – vedranno il loro vantaggio competitivo venire sempre più spesso definito dall’accesso a navi più grandi, insieme a un’efficiente connettività multimodale dell’entroterra in grado di consentire un immagazzinamento efficiente e la successiva distribuzione del carico”.