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Il progetto europeo SMARTSET per la distribuzione urbana delle merci.

Cofinanziato dal programma Energia Intelligente per l'Europa, il programma coinvolge 14 partner internazionali, tra cui l'Interporto di Padova.




Logistica Sostenibile

Il progetto europeo SMARTSET per la distribuzione urbana delle merci.

18 Novembre 2013

Premessa


Per raggiungere gli obiettivi europei di riduzione delle emissioni di biossido di carbonio come previsto dai target “20-20-20”, l’Unione Europea ha elaborato il progetto SMARTSET, cofinanziato dal programma Energia Intelligente per l’Europa (EIE), coinvolgendo 14 partner provenienti dall’Italia, dall’Austria, dalla Germania, dalla Svezia e dal Regno Unito.

L’obiettivo, in particolare, è di elaborare delle strategie e di testarle nei singoli Paesi, per contribuire alla riduzione delle emissioni inquinanti a partire dal trasporto merci, sia di lunga distanza sia urbano, responsabile complessivamente del 50% delle emissioni di gas serra e del 20% di traffico.

Tra i partner italiani, il progetto coinvolge la città di Roma, con il Dipartimento Mobilità e Trasporti di Roma Capitale e Roma Servizi per la Mobilità, la città di Forlì, il Gruppo CLAS, già attivo nel progetto SMARTFUSION, e l’Interporto di Padova.

Vediamo quindi quali sono le strategie proposte dal progetto SMARTSET e che ruolo avrà, in particolare, l’Interporto di Padova, in relazione al programma di sostenibilità del servizio di distribuzione urbana delle merci Cityporto.


Il progetto SMARTSET

SMARTSET è organizzato come un consorzio formato da professionisti del settore, suddivisi tra Enti Pubblici, soggetti di diritto pubblico e società commerciali, comprendente 14 partner europei e coordinato dalla città di Göteborg.

Il progetto è iniziato nell’aprile del 2013 ed ha l’obiettivo di definire, attraverso test e valutazioni, modelli innovativi di terminal merci urbani.

I target previsti con questo progetto di ricerca prevedono una riduzione di emissioni di Co2 di 9.422 tonnellate per anno entro il 2016 e di 29.193 per anno entro il 2020; una riduzione del consumo energetico di 1.310 tonnellate per anno entro il 2016 e di 4.819 tonnellate per anno entro il 2020; infine una riduzione del consumo di energia di Gwh di 15 Gwh per anno entro il 2016 e di 56 Gwh per anno entro il 2020.

Uno degli aspetti principali su cui punta il progetto SMARTSET è quello di dimostrare, attraverso una sperimentazione pratica nelle città coinvolte, come la riduzione delle emissioni inquinanti sia possibile grazie alla creazione di terminal merci di successo.

Tale creazione si basa su tre aspetti fondamentali:

  1. Modelli di business basati sul mercato.
    Si tratta di una parte cruciale dello sviluppo di soluzioni
    energeticamente efficienti per la distribuzione, che prevede un modello
    di business sostenibile completo e in grado di superare le barriere di
    mercato esistenti.
    I siti coinvolti nel progetto, anche se con condizioni, grandezze,
    potenzialità diverse, possono quindi contribuire per creare uno schema
    adattabile a diverse strategie e soluzioni di distribuzione.

  2. Veicoli energeticamente efficienti.
    L’introduzione di veicoli puliti per la distribuzione dell’ultimo miglio
    e l’uso dei trasporti intermodali sono sostenuti dal progetto SMARTSET
    perché ritenuti parte importante di un modello di business di successo.
    I veicoli elettrici, ibridi e a metano verranno quindi testati in
    termini di prestazioni nella distribuzione urbana.
    In particolare, con la distribuzione di piccoli veicoli elettrici, ne
    gioverà l’ambiente, con una drastica diminuzione delle emissioni di gas
    serra e dio particolato, ma anche la sicurezza stradale e la congestione
    del traffico.

  3. Incentivi e regolamenti. I modelli di
    business non possono prescindere da incentivi e regolamenti che rendano
    questi modelli redditizi e finanziariamente sostenibili. Le norme e gli
    incentivi possono essere attivati in diversi modi e combinazioni, a
    seconda degli obiettivi e delle finalità, quindi i partner SMARTSET
    delineeranno un approccio comune, basato sulle conclusioni elaborate da
    progetti precedenti, e categorizzeranno differenti schemi di
    regolamentazione di piani di incentivazione a seconda del risultato
    prefissato.

L’Interporto di Padova

I partner coinvolti nel progetto si trovano sia in siti già operativi sia in fase di start-up.

All’interno del progetto SMARTSET, l’Interporto di Padova è stato scelto come leader del sito, potendo rappresentare una best practice a partire dal servizio di logistica della città già attivo dal 2004.

In particolare, il sito padovano si presta per testare il miglioramento del servizio di distribuzione urbana mediante un ampliamento della gamma delle merci, tenendo conto anche dei beni cosiddetti “time-sensible“, come i pacchi espresso e deperibili.


Lo sviluppo del modello su Padova, spiegano dall’Interporto stesso, “presuppone l’allargamento delle consegne a settori merceologici ancora in fase di sviluppo/collaudo quali consegne espresso o a temperatura controllata (alimentari o medicinali), includendo anche l’allargamento dell’area servita nelle zone semi-urbane, quali l’area a vocazione turistica termale di Abano-Montegrotto”.
Nella seconda fase verranno testati i veicoli elettrici per le consegne di merce in centro città.

Il servizio Cityporto Padova

Come abbiamo visto, l’Interporto di Padova è stato scelto come leader di sito per un’esperienza maturata nella gestione sostenibile della distribuzione urbana delle merci.

Dal 2004, infatti, è attivo il servizio Cityporto, che avviene tramite mezzi a basso impatto ambientale (a metano) e raggruppa le consegne di diversi operatori del trasporto (conta ben 55 operatori aderenti), diminuendo quindi anche il traffico dei veicoli per il trasporto.

Il servizio Cityporto Padova è stato attivato il 21 aprile 2004 con un accordo di programma tra Comune, Provincia, CCIAA, APS e Interporto di Padova.

Gli aspetti principali di questo servizio sono la partecipazione su base volontaria, la gradualità, un servizio concertato con gli operatori e la presenza dell’Interporto in prossimità della città, oltre al piano industriale mirato alla sostenibilità e al pieno appoggio del Comune di Padova.

Ma come funziona questo modello?
La merce destinata al Centro città viene consegnata presso un Centro di Distribuzione Urbana localizzato a ridosso della città stessa, all’interno dell’area dell’Interporto di Padova.

Da qui partono i mezzi a metano e/o elettrici per la distribuzione dell’ultimo miglio.
Uno studio del Gruppo CLAS ha analizzato la riduzione nella lunghezza dei giri e delle percorrenze tra luglio 2008 e giugno 2010: una diminuzione delle percorrenze di 561.400 km; una minore percorrenza giornaliera di 1216 km/gg; un minor consumo di gasolio di 14.800 litri; il consumo di veicoli a metano di 3.904 kg.

Nello stesso periodo, l’impiego del servizio Cityporto ha determinato una riduzione generale di PM10 di 51,4 kg, di cui 219,65 tonnellate di Co2.





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