Oltre al crollo delle vendite di auto nuove e al record degli acquisti di auto usate, tendenze ben note e messe in evidenza in occasione dei rapporti periodici sull’andamento del mercato, le scelte di di profondità, portate alla luce da un sondaggio del Centro Studi Cna realizzato da Swg, riservano non poche sorprese.
La prima, su cui è sicuramente necessario riflettere per gli effetti che potrebbe avere sulla sicurezza di oltre 11 milioni di automobili in circolazione, è che il 30 % fra coloro che possiedono un’auto ha diminuito il tetto di spesa destinata alla manutenzione.
Una scelta drastica che tuttavia non capovolge una tendenza di fondo e generalizzata: visto che non ci sono i soldi per cambiare l’auto si fa comunque manutenzione, e infatti accanto al 30% degli intervistati che ha ridotto la spesa destinata cura dell’auto, il 25 % è sicuramente più attento di prima, il 12 per cento l’ha aumentata e il 50 % l’ha confermata.
In Italia circolavano al primo gennaio quasi 37 milioni di automobili. La densità rispetto alla popolazione è ai vertici europei: solo Paesi piccoli e/o con poca popolazione, come il Lussemburgo e l’ Islanda, contano più vetture ogni cento abitanti del nostro Paese.
In Italia circolano 61 automobili ogni cento persone, contro una media comunitaria di 51.
In Germania sono immatricolate 52 vetture ogni cento abitanti, nel Regno Unito sono 50 e 48 in Francia e in Spagna.
Oltre a essere tante, le automobili italiane sono vecchie.
La moda di cambiare auto quando veniva messo in commercio il nuovo modello è un lontano ricordo.
Negli ultimi anni è aumentato, invece, l’acquisto di auto usate.
Vediamo in dettaglio cosa è successo alla manutenzione negli ultimi cinque anni, da quando cioè è scoppiata la crisi economica?
Carrozziere: il 39% degli interpellati coinvolti nell’indagine Cna Swg ha dichiarato di andare nella stessa misura di prima dal carrozziere(il 40% di meno).
Meccanico: il 59% ha dichiarato che va come prima dal meccanico, il 14% ci va più di prima, il 18% meno di prima.
Elettrauto: il 50 % ci va come prima, il 29% di meno e il 6% più di prima.
Il passaggio all’alimentazione a gas
Per rispondere alla crisi, gli automobilisti italiani cercano strade alternative come il passaggio all’alimentazione a gas: il 9% degli interpellati nell’indagine Cna Swg possiede già un’automobile alimentata a gas, il 61% di quanti non la posseggono ha pensato di convertire la propria auto, mentre un terzo degli attuali possessori di automobile alimentata a gas l’ha riconvertita.