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Ritardi nei pagamenti commerciali: allarme per il settore dei trasporti e della distribuzione.

I risultati dello Studio Pagamenti 2013 di CRIBIS D&B.




Trasporti Nazionali e Internazionali

Ritardi nei pagamenti commerciali: allarme per il settore dei trasporti e della distribuzione.

5 Luglio 2013

Nei primi mesi del 2013, in Italia si conferma il trend negativo nello scenario dei pagamenti commerciali: migliorano leggermente i buoni pagatori ma continua ad aumentare ulteriormente la percentuale di imprese che saldano le fatture con ritardi superiori ai 30 giorni (11,1% del totale).

In questo preoccupante scenario, il settore dei trasporti e della distribuzione non fa eccezione, anzi si distingue in negativo in fatto di puntualità nel saldo dei partner commerciali.

A marzo 2013, infatti, solo il 43% delle imprese ha rispettato i termini di pagamento prestabiliti, un dato inferiore di 2,9 punti percentuali rispetto alla media nazionale, ferma al 45,9%. Peggio dei trasporti hanno fatto solo il commercio all’ingrosso (42,4%) e il commercio al dettaglio (39,1%). Le migliori performance invece spettano all’agricoltura, con il 54,1% di imprese virtuose.

È quanto si evince dallo Studio Pagamenti 2013 realizzato da CRIBIS D&B, la società del Gruppo CRIF specializzata nelle business information, che ha analizzato i comportamenti di pagamento delle imprese operanti nel settore dei trasporti e della distribuzione.

Abitudini di pagamento in Italia per settore merceologico, IQ 2013



Entrando maggiormente nel dettaglio, si osserva che nel settore trasporti e distribuzione il 44,5% delle imprese ha saldato i debiti entro i 30 giorni di ritardo rispetto ai termini concordati, mentre un ulteriore 12,5% delle imprese onora gli impegni con un ritardo superiore ai 30 giorni.

Considerando, ora, la variazione del comparto “Trasporti e distribuzione” da dicembre 2010 a marzo 2013, risulta evidente il peggioramento dei ritardi superiori ai 30 giorni, cresciuti del 55%, mentre i pagamenti puntuali hanno subito un aumento di 8 punti percentuali.

Per quanto riguarda il primo trimestre del 2013 il comparto dei trasporti e della distribuzione ha, di fatto, continuato ad esibire performance di pagamento inferiori rispetto agli altri settori, mostrando elevate difficoltà per una gestione equilibrata dei pagamenti.

Trasporti e distribuzione, variazione 2010 – IQ 2013



“Nel nostro Studio abbiamo registrato delle dinamiche che in questi ultimi anni hanno caratterizzato in modo significativo la vita delle imprese – commenta Marco Preti, Amministratore Delegato di CRIBIS D&B -.

Prima di tutto continua il processo di istituzionalizzazione dei ritardi dei pagamenti, cioè la trasformazione dei ritardi in termini contrattuali: le imprese non vogliono perdere clienti e fatturato e quindi concedono qualcosa nei termini di pagamento. Secondariamente alcune imprese non riescono più a stare sul mercato e ritardano oltre modo il saldo delle fatture.

Basti pensare all’andamento dei fallimenti, aumentati del 65% rispetto al 1° trimestre 2009, con quasi 40 casi al giorno. Come dimostrano i dati emersi dal nostro Studio, anche il settore dei trasporti e della distribuzione evidenzia questo genere di problemi che una incidono sulla scarsa puntualità nel saldo delle fatture”.

“Negli ultimi anni, però, le imprese italiane hanno messo sempre più la gestione dei pagamenti al centro della propria gestione finanziaria – conclude Preti – e hanno investito in strumenti come quelli messi a disposizione da CRIBIS D&B, che consentono di intercettare tempestivamente i segnali deboli di deterioramento dell’affidabilità dei propri partner, di mantenere sotto controllo la capacità del proprio portafoglio clienti di generare ricavi, di intervenire tempestivamente con azioni di prevenzione e limitazione del rischio e, soprattutto, di fare previsioni sui propri flussi di cassa. Un’operazione, questa, non a costo zero ma che riteniamo potrà portare benefici concreti anche dopo la fine della crisi”.





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