L’evento
Si è svolto a Roma presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, nei giorni dell’1 e 2 ottobre, l’evento Mercintreno, quarta edizione del Forum incentrato sullo sviluppo del mercato e l’innovazione del trasporto ferroviario delle merci.
Il Forum, organizzato da Federmobilità, Associazione di Assessorati ai trasporti di Regioni, Province e Comuni, ha aperto il primo convegno sul ruolo dell’Autorità di regolazione dei trasporti.
“Certo, i dati sul traffico non sono cambiati né ci sono segnali di ripresa eppure siamo convinti che, al di là degli investimenti che si dovrebbero fare, ci sono margini organizzativi che, a costo zero, possono facilitare il rapporto gestore della infrastruttura e impresa, migliorare i tempi di percorrenza e in generale la qualità del servizio”.
Così spiega Federmobilità, ponendo anche per questa edizione al centro d’interesse temi di grande attualità.
Infatti obiettivo del Forum era lo sviluppo ferroviario, affrontato anche nella sua criticità, trattandosi di una risorsa importante sul nostro territorio.
L’evento è stato patrocinato dal Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio dl mare, dall’Università La Sapienza, dalla Rappresentanza in Italia della Commissione europea, da Legambiente, dall’Autorità Portuale di Genova, da ANCI, da MetroCampania NordEst, dall’Autorità Portuale di Venezia e da Assologistica.
Hanno partecipato Trenitalia, Bombardier, Assoporti, Inat, Lotras, Srm e Assifer e Unione Interporti Riuniti.
I temi trattati e gli interventi
Nella prima giornata si è discusso sullo sviluppo, il mercato e l’innovazione del trasporto ferroviario merci in relazione al ruolo dell’Autorità per la regolazione dei Trasporti.
“Ci rendiamo conto che l’Autorità andrà ad operare in un contesto economico italiano ed europeo non certo favorevole e che, per incidere sullo sviluppo del settore, devono soprattutto cambiare le prospettive della ripresa economica”.
Così ha dichiarato Giovanni Forciniti, assessore della Provincia di Cosenza e Vice Presidente di Federmobilità, proseguendo: “Con un po’ di impegno possono essere risolte tutte le questioni che hanno determinato il clima di conflittualità fra le imprese ferroviarie così come possono essere assunte iniziative a costo zero per rendere più attrattivo il ferroviario merci.
In questo senso riteniamo determinante la presenza dell’Autorità”.
Il tema dell’Autorità dei trasporti è oggi un argomento caldo.
La prima proposta in merito era stata fatta nel 1995 sotto il governo Dini, ma poi era sfumata.
Lo scorso anno Giulio Tremonti aveva istituito un’Agenzia per la vigilanza sulle infrastrutture stradali, ma l’iniziativa viene accantonata, con il progetto di trasformare l’Agenzia in una vera e propria Authority.
Obiettivo di questo organo è di velocizzare e dipanare la burocrazia che rallenta le opere infrastrutturali.
Era stato stabilito che la sede venisse fissata entro il 30 aprile, ma né la sede – discussa tra Torino, Bologna e Roma – né il presidente sono ancora stati scelti.
A giugno il Ministro Passera aveva indicato una terna di nomi con a capo Pasquale De Lise, ma le nomine sono state rinviate al Consiglio dei Ministri del 4 ottobre 2012, che stando al comunicato di Palazzo Chigi si è concluso con un nulla di fatto.
Oltre al presidente, l’Autorità sarà composta da due componenti ed un segretario generale, che abbiano un’indiscussa moralità e indipendenza, una comprovata professionalità e competenza.
L’Authority garantirà concorrenza, efficienza produttiva delle gestioni, contenimento dei costi, e condizioni di accesso eque e non discriminate alle infrastrutture ferroviarie, portuali, aeroportuali e alle reti autostradali.
L’Antitrust ha recentemente segnalato al governo e al Parlamento l’urgenza di rendere immediatamente operativa l’Autorità di regolazione dei trasporti.
Secondo l’Antitrust l’attività dell’Authority rappresenta “il primo, imprescindibile passaggio per addivenire ad una piena apertura del settore del trasporto ferroviario alla concorrenza”.
Al dibattito del Forum in merito all’Autorità è intervenuto Mauro Moretti, A.D. di Fs, dicendo: “L’Authority non deve fare politica, ma non deve farla per la sua stessa salvezza, perché altrimenti sarebbe subito demolita.
Perché ogni suo atto potrebbe essere subito perseguito civilmente e penalmente.
Si rischia di caricare l’Authority di attese e di poteri, che sarebbero presto frustrate e si rischierebbe di non distinguere tra politica ed ente regolatore”.
Proseguendo nel dibattito, tutti i partecipanti hanno convenuto sulla necessità di una politica per il settore che metta al primo posto il riequilibrio fra gomma e ferro.
Alessandro Ricci, presidente di Unione Interporti Riuniti, ha richiamato la necessità di una politica più coerente ed equilibrata soprattutto in tema di contributi per il settore dei trasporti merci.
Il Sottosegretario al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti Guido Improta ha concluso il convegno ponendo l’accento sull’insufficienza dei finanziamenti, mancherebbero infatti 12 miliardi sui 73 previsti.
La giornata è proseguita con il tema della centralità dell’innovazione organizzativa per lo sviluppo della qualità dei servizi di rete, riflettendo sulla carta dei servizi, infine il dibattito si è svolto attorno al tema dell’assetto industriale e dei nuovi modelli organizzativi delle imprese ferroviarie merci in Italia e in Europa.
Bombardier Transportation ha proposto l’integrazione delle reti e della filiera della logistica per superare la crisi del mercato e rilanciare il trasporto merci su ferro.
Alberto Lacchini, direttore commerciale della Divisione Locomotives di Bombardier Transportation Italy ha affermato: “Nell’ultimo anno il mercato dei locomotori per il trasporto delle merci è rimasto fermo a causa di un apparato normativo complesso e dell’impatto della crisi economico”, proseguendo: “Questo stato di cose può essere cambiato da un lato con interventi finalizzati a integrare le diverse reti ferroviarie europee, dall’altro con soluzioni concrete e innovative”.
E proprio di innovazione si tratta la soluzione TRAXX Bombardier con Ultimo Miglio (di cui avevamo già dato notizia), che rende possibile trainare un treno completo a bassa velocità anche dove non ci sia l’elettrificazione dei binari, grazie al motore diesel industriale montato sul locomotore.
Nella seconda giornata ci sono stati altrettanti argomenti centrali come il seminario sul trasporto transalpino e lo sviluppo delle superstrade ferroviarie, e il seminario sugli strumenti per l’ammodernamento del materiale rotabile: leasing e omologazione.
La Medaglia del Presidente Napolitano
Anche per questa edizione è stata significativa l’adesione del Presidente della Repubblica e l’assegnazione della Medaglia di Rappresentanza.
La consegna della Medaglia da parte della Commissione, composta da alcuni professori universitari che partecipano al Forum, è destinata al miglior progetto realizzato nel 2011 o ai migliori risultati gestionali in termini di volumi di merci o prodotti nel settore ferroviario merci, per lo stesso anno.
La Medaglia, assegnata durante il convegno d’apertura, quest’anno è andata a Trenitalia Cargo.
La Commissione incaricata dell’assegnazione è stata così composta: Annita Serio, direttore di Federmobilità, il Prof. Andrea Boitani dell’Università Cattolica, il Prof. Francesco Filippi dell’Università La Sapienza, il Prof. Marcello Martinez dell’Università di Napoli, il Prof. Antonio Musso dell’Università La Sapienza e infine il Prof. Lanfranco Senn dell’Università Bocconi.
Inoltre è stata fatta una speciale segnalazione del Presidente di Federmobilità per Bombardier, Inat – Istituto Nazionale Assistenza Trasporti – e SRM – Associazione di studi e ricerche per il Mezzogiorno.