Nel Piano nazionale della logistica 2012-2020, inviato nei giorni scorsi al Ministro Passera, non compare, fra le infrastrutture portuali ed interportuali, alcuna menzione per quanto riguarda le cossiddette autostrade d’acqua della Provincia di Rovigo: Porto Levante e idrovia del Polesine.
Il Porto Levante Terminal, con un’area di 130.000 metri quadri, offre servizi di logistica intermodale per le merci via mare, via fiume e via terra. L’idrovia navigabile del Polesina nasce a Porto Levante e rende possibili i collegamenti con l’interporto di Rovigo e la città di Mantova fino a confluire nel Po.
Si tratta del risultato della ricerca e dell’incentivazione di vie alternative, attraverso l’acqua, per evitare il congestionamento del traffico su gomma. Queste vie permettono ritorni in termini economici, ambientali e di sicurezza.
Escluse dal Piano, ci si chiede ora quali prospettive avranno tali vie navigabili e soprattutto quale sarà il destino del territorio provinciale, ovvero quali proiezioni di sviluppo turistico e commerciale del Delta possano essere possibili se non considerate parte integrante dell’economia del Veneto.