Cos’è Marco Polo
Marco Polo (dal 2011 Marco Polo II) è il programma della Comunità Europea per le società di autotrasporti e logistica impegnate nella sostenibilità del trasporto merci in Europa.
Ha l’obiettivo di ridurre la congestione del traffico su strada, spostando il trasporto delle merci verso modalità più sostenibili per l’ambiente, come il trasporto marittimo a corto raggio, il trasporto ferroviario e per vie d’acqua interne.
Il trasporto di merci su strada, che dipende in larga misura dalle energie fossili – una delle principali fonti di emissioni di CO2-, deve affrontare anche il problema della saturazione delle infrastrutture.
Vista la situazione, è necessario ricorrere maggiormente all’intermodalità per favorire un utilizzo più efficace delle risorse esistenti integrando il trasporto marittimo a corto raggio, il trasporto ferroviario e il trasporto fluviale nella catena logistica.
In questo contesto, il programma Marco Polo II (2007-2013) intende trasferire le merci dalla strada verso modi di trasporto più rispettosi dell’ambiente.
Dal 1975, la politica del trasporto combinato (trasporto dove i percorsi principali avvengono per ferrovia, via navigabile o via mare) incoraggia il trasferimento del trasporto di merci verso la ferrovia, la navigazione interna e, più recentemente, la navigazione marittima a corto raggio.
L’ex programma PACT (1997-2001) mirava ad aumentare il ricorso al trasporto combinato sostenendo finanziariamente iniziative commerciali originali (azioni pilota) nel settore dei servizi di trasporto combinato.
Marco Polo è molto di più di una semplice prosecuzione del programma PACT inteso a lottare contro la congestione nel settore del trasporto stradale.
Numerosi ostacoli commerciali e operativi ostacolano però tutte le forme di trasporto diverse da quello stradale, e bisogna riuscire a superarli per rendere questi mercati del trasporto merci operativi.
Gli Stati membri da soli non possono inoltre apportare una soluzione ottimale ai problemi legati alla costante crescita del trasporto merci internazionale.
Il programma “Marco Polo II”, che copre il periodo 2007-2013, costituisce una versione ampliata del primo programma, avviato nel 2003, che in effetti ha ricevuto numerose richieste di finanziamento e disponeva di mezzi limitati.
Nel corso delle quattro procedure di selezione del primo programma “Marco Polo”, la Commissione ha ricevuto richieste di contributi per 468 milioni di euro, mentre disponeva di un bilancio globale di 100 milioni di euro.
Ad oggi sono stati assegnati 64 riconoscimenti, con 624 aziende coinvolte, metà delle quali Piccole e Medie Imprese.
Solo nel 2010 questi sforzi hanno generato dei benefici per l’ambiente quantificabili in 306 milioni di Euro, con 14 miliardi di tonnellate/chilometro eliminate dalle strade europee.
Al compimento del decimo compleanno del programma, si stima che saranno evitati 4 milioni di viaggi di camion, con una media di 1.000 km a viaggio.
Tutti questi camion, insieme, creerebbero un ingorgo lungo 64.000 km.
Il programma “Marco Polo II” riprende gli obiettivi del primo programma Marco Polo: ridurre la congestione sulle strade e migliorare le prestazioni ambientali del sistema di trasporto intermodale, contribuendo così a un sistema di trasporto efficiente e sostenibile capace di apportare un valore aggiunto a livello di Unione europea (UE), senza avere ripercussioni negative sulla coesione economica, sociale o territoriale.
Marco Polo II integra tuttavia una serie di nuove disposizioni.
Il programma Marco Polo II propone una più ampia copertura geografica, in quanto si applica alle azioni che riguardano il territorio di almeno due paesi dell’UE o di almeno un paese dell’UE e di un paese non membro dell’UE vicino.
Le azioni ammissibili sono le seguenti:
Le azioni devono essere presentate da imprese o consorzi stabiliti nei paesi UE o nei paesi partecipanti, ossia i paesi candidati all’adesione UE e i paesi EFTA, i paesi SEE e i paesi vicini non membri dell’UE a determinate condizioni.
Le imprese stabilite al di fuori dei paesi partecipanti di cui sopra possono essere associate a un progetto, ma non possono ricevere fondi europei a titolo del programma.
L’aiuto all’avviamento delle azioni deve essere inoltre trasparente, obiettivo e chiaramente delimitato.
Il contributo finanziario dell’UE è fondato sul numero di tonnellate per chilometro trasferite dalla strada verso gli altri modi di trasporto marittimi o terrestri o sul numero di veicoli per chilometro trasferiti dalla strada.
L’obiettivo è ricompensare i progetti di qualità elevata.
Durante la procedura di selezione devono essere evitate distorsioni della concorrenza.
Il programma riserva d’altra parte un’attenzione particolare alle zone sensibili e ad elevata concentrazione urbana.
La Commissione valuta le azioni presentate tenendo conto della misura in cui contribuiscono ad alleviare la congestione della rete stradale ma anche dei vantaggi che esse rappresentano per l’ambiente e della loro sostenibilità globale.
Il contributo massimo finanziario dell’UE alle diverse azioni è limitato al 35% del totale delle spese necessarie alla realizzazione degli obiettivi di un’azione e connesse all’azione.
Per le azioni comuni di apprendimento il tetto massimo è fissato al 50%.
Il programma “Marco Polo II” dispone così di un campo di applicazione più esteso del suo predecessore e anche di un bilancio più elevato, pari a 400 milioni di euro.
La scadenza per la presentazione dei progetti è il 21 settembre 2012, per tutte le informazioni e la modulistica consultare il sito internet ufficiale di Marco Polo II.