Dopo la notevole quantità di pagine di cronaca dedicate alle questioni della Tav sulla Torino-Lione, la Provincia di Torino ha deciso, a dover di giusta informazione pubblica, di fare un po’ di chiarezza.
Ha pubblicato, infatti, sul suo sito web, l’edizione integrale della ricerca sui costi-benefici della nuova linea ferroviaria ad alta velocità tra Italia e Francia, che attraverserà la Valsusa.
Accedendo al sito è così possibile scaricare liberamente il Quaderno numero otto pubblicato dall’Osservatorio Torino-Lione, che contiene l’analisi sui costi e benefici della nuova linea ferroviaria.
Il testo è stato redatto da LTF ed è stato presentato al Governo il 26 aprile scorso.
Dichiarazioni di peso?
Vediamole insieme: La ricerca prevede che per il 2035 la linea ferroviaria potrebbe consentire una riduzione del traffico stradale, attraverso i tunnel del Frejus e del Monte Bianco, di 11 milioni di tonnellate (pari a 700mila camion).
Per lo stesso anno si prevede, poi, che il trasporto su rotaia potrebbe passare da un 26% attuale ad un 55%, totale su tutte le linee.
Grazie alla nuova linea ferroviaria, messa a confronto con 273 punti di origine e destinazione posti in tutta Europa, potrebbero passare dalla strada alla rotaia circa 20 milioni di tonnellate di merci.
Un numero notevole in cui altri i vantaggi si evidenziano nella possibilità di inviare convogli più lunghi e pesanti, nella velocità di collegamento, affidabilità del servizio e riduzione dei costi di trazione.