Premessa
La logica, nemmeno da sottolineare dunque, è quella di riduzione del troppo elevato inquinamento ambientale che si registra nelle nostre città, che si allinea con una caduta effettiva dei costi di spesa.
Detta così, sembra essere la soluzione a tutti i nostri problemi, in verità, lo sappiamo, le cose sono più complicate di così, ma il pensiero comune sta andando nella giusta direzione, e questo è buono.
Sulle nostre strade cominciano a comparire i primi veicoli ibridi dall’aspetto curioso e dal rumore inesistente: sono i veicoli ad alimentazione elettrica, privi di emissioni nocive.
Le case automobilistiche, dopo gli studi degli ultimi anni, presentano via via le auto elettriche ai mercati internazionali, che rispondono bene.
Privati e aziende, infatti, cominciano ad adoperare i veicoli elettrici sulle brevi distanze e, quindi, nei collegamenti interni delle nostre città.
Una mobilità urbana efficiente sia per le merci sia per i passeggeri è tra le priorità indicate dall’Unione Europea per garantire competitività e sostenibilità al sistema di trasporto comunitario.
Tanto che nel 2009 la Commissione Ue ha stilato il Piano d’Azione sulla mobilità urbana che definisce le iniziative in questo campo, nel rispetto del principio di sussidiarietà.
Nel 2012 la teoria compie i primi passi nella realtà:
A Bologna, lo scorso aprile, ha fatto la sua “entrata in società” il ‘Van Hool A330 Hyb‘, il nuovo autobus che Tper, la neonata azienda dei trasporti frutto della fusione di Atc e Fer, manda in strada: una novità assoluta in Italia.
Il mezzo, che verrà utilizzato sulle linee periferie-centro, è il primo ibrido elettrico senza batterie da ricaricare: l’energia viene immagazzinata durante la fase di frenatura da un supercapacitore che poi la rilascia durante l’accelerazione.
Un sistema innovativo che, nelle intenzioni dell’azienda, permetterà un risparmio notevole di risorse e costi di manutenzione.
A Firenze, a sette mesi dalla sigla del loro protocollo d’intesa (17 ottobre del 2011) il sindaco Matteo Renzi e il presidente di Renault Italia Jacques Bousquet hanno presentato a Palazzo Vecchio il percorso sinergico compiuto per promuovere lo sviluppo della mobilità elettrica nel capoluogo toscano.
È poi avvenuta la consegna ufficiale di veicoli elettrici Renault ad aziende del territorio, che hanno scelto di diventare protagoniste della svolta verso una mobilità fiorentina eco-compatibile.
A Firenze, il progetto di mobilità elettrica si integra nel sistema di mobilità urbana con: altri 200 punti di ricarica entro la fine del 2012, la definizione di politiche premianti in termini di accesso e circolazione per i veicoli elettrici nella Ztl, lo studio di progetti di car sharing e van sharing da effettuarsi con veicoli elettrici, attività di sensibilizzazione ed informazione, l’impegno a promuovere l’adozione di veicoli elettrici nelle flotte sia private che pubbliche.
Fra le aziende che hanno voluto testimoniare la propria adesione e la propria disponibilità a collaborare per una concreta diffusione dell’auto anche McDonald’s che, oltre a dotarsi di 2 Renault Twizy, ha anche messo a disposizione le aree esterne dei propri ristoranti in città nell’ambito del progetto di installazione dei nuovi punti di ricarica in corso di sviluppo da parte del Comune.
Ad
Amsterdam non si sono limitati ad ammirare le ancora poche vetture elettriche private che circolano, ma hanno pensato in grande.
Una flotta di auto bianche elettriche è, infatti, operativa nella capitale olandese: sono taxi e sono stati presentati al Cevitts Intertraffic, la più importante fiera europea del settore.
I taxi elettrici potrebbero sbarcare presto anche in Italia: ”Le opportunità sono non solo di tipo ambientale, ma anche economiche, – spiega Carlo Iacovini, presidente di GreenValue – stiamo conducendo delle ricerche in tal senso per verificare la fattibilità di progetti pilota in Italia, che potrebbero partire da servizi esistenti piuttosto che da aziende fondate ex novo.’
I promotori: dal privato alla logistica
Nissan ha reso pubblico il suo piano di attuazione e incentivazione del suo “think green”, che si sviluppa attraverso la presentazione sul mercato dei suoi veicoli elettrici.
La prima a debuttare, al Salone di Parigi, sarà la versione aggiornata di Nissan Leaf, che verrà prodotta non più in Giappone bensì in Gran Bretagna, nello stabilimento di Sunderland.
A questa seguirà un VAN elettrico.
Nel corso del 2014 sarà la volta di una coupé a quattro porte firmata Infiniti, completamente elettrica, sviluppata sulla base della concept car Infiniti LE Pure.
Nel 2015, infine, Nissan presenterà una citycar.
L’altra grande protagonista è Renault, che dà il via alla realizzazione della propria idea di mobilità sostenibile accessibile a tutti, e introduce sul mercato i primi tre modelli della sua gamma a zero emissioni: urban crosser Twizy, la berlina grande Fluence Z.E., e il furgone Kangoo Z.E, detentore del titolo di “Van of the Year 2012”, per un trasporto merci eco-compatibile.
Renault diviene di nuovo protagonista del “think green” con la città di Roma nel settore logistico con il progetto LOgeco, Logistica Ecologica.
Sviluppato da Unindustria, in collaborazione con la Camera di Commercio di Roma, e con il supporto del Centro di ricerca per il Trasporto e la Logistica della Sapienza, il progetto coinvolge soggetti pubblici e privati all’interno del centro storico della capitale.
Nasce per conciliare le esigenze degli operatori del trasporto, dell’amministrazione e dei residenti, riducendo al contempo l’impatto ambientale sulla città.
Si basa su un ‘transit point’, promosso dall’intesa tra Unindustria e assessorato alla mobilità di Roma Capitale e cofinanziato dalla Camera di Commercio di Roma, che si avvale del supporto del centro di ricerca per il trasporto e la logistica della Sapienza.
Il transit point è posizionato in via Principessa Clotilde, a ridosso dell’inizio della Ztl di piazza del Popolo e qui arriveranno i mezzi delle imprese di distribuzione.
Le merci verranno poi trasferite su veicoli elettrici che provvederanno allo scarico a destinazione seguendo la logica “ad impatto zero”.
Le attività protagoniste della zona saranno oltre 1.100, i veicoli elettrici in utilizzo saranno i Kangoo Z.e., di Renault, da Enel arriveranno invece le colonnine di ricarica, da Saba Italia e lies e da aziende del settore It l’automazione e semplificazione dei processi.
Anche UPS, leader globale nella logistica, non vuole essere da meno e introduce tre veicoli Renault Kangoo Z.E all’interno della sua flotta, supportando così Renault nel promuovere la mobilità 100% elettrica.
“Attualmente la “flotta verde? di UPS conta oltre 2.500 veicoli a carburanti alternativi in tutto il mondo” – ha spiegato Jim O’Gara, country manager di UPS Italia – “Per una società delle nostre dimensioni è importante sperimentare e adottare tecnologie che limitino le emissioni e migliorino l’efficienza energetica.”
A Brindisi è stata, invece, consegnata presso la centrale Enel di Cerano “una flotta di cinque veicoli elettrici realizzati da Ducati” – come dichiara la società elettrica -“che saranno utilizzati dai dipendenti per il trasporto di persone e merci nel perimetro dell’impianto”.
L’automezzo utilizzato è il Free Duck ed è in grado, grazie a due motori elettrici integrati nelle ruote posteriori, di percorrere 200 chilometri con una ricarica.
L’iniziativa rientra nel progetto “Electric Car Zero emissions” finalizzato a sostenere la mobilità elettrica all’interno delle centrali Enel.
Gli esempi non bastano.
L’ultima ad entrare in gioco è BMW, che ha messo a disposizione delle Olimpiadi 2012 di Londra 200 veicoli elettrici e 400 biciclette che contribuiranno a garantire che le flotte dei Giochi mantengano emissioni medie di massimo 120 grammi di anidride carbonica per chilometro.
In totale però la flotta di London 2012 conterà 3.000 veicoli a basso impatto ambientale di cui la metà saranno berline della società tedesca.
Ma il contributo di BMW si tradurrà anche in 160 automobili elettriche a emissioni zero e 40 Mini elettriche che serviranno da navetta per gli atleti e per i giornalisti.
Siemens ha introdotto un nuovo veicolo elettrico che utilizza i cavi aerei elettrici per gli autocarri ibridi.
Svelata al Simposio per i Veicoli Elettrici a Los Angeles, il sistema concept “eHighway of the Future” mette in alto le catenarie elettriche sulle rotte di grande percorrenza degli autotrasporti.
Come funziona? Quando i camion ibridi diesel-elettrici passano sotto le catenarie si auto-alimentano e marciano in sola modalità elettrica.
Il sistema è già in fase di sperimentazione in Germania.
Negli Stati Uniti, le prime prove si faranno in posti fortemente congestionati come Los Angeles e Long Beach.
”Nel 2030 non ci sarà più una produzione di macchine con motore a combustione interna (benzina o diesel), mentre le macchine del futuro, che saranno a idrogeno o elettriche, vivranno un boom tra il 2014 e il 2015”.
È quanto afferma in un’intervista l’economista Usa, esperto di energie rinnovabili, Jeremy Rifkin.
All’origine della crisi, secondo l’economista, il rialzo del prezzo del petrolio nel 2007: ”Quando nel 2008 ha raggiunto i 147 dollari a barile – afferma – è stato l’inizio della fine.
In quel momento l’intera economia globale si è fermata.
Perché la gente ha smesso di comprare.
Il prezzo del petrolio ha inciso su tutti gli altri prezzi.
La crisi dei subprime e il collasso dei mercati finanziari del 2008 erano solo scosse di assestamento.
I governi di tutto il mondo stanno affrontando quelle scosse imponendo l’austerity.
Ma il terremoto vero è quello energetico” conclude.