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Lettori di codici a barre a gestione di immagini: proviamo a vederci chiaro.
Ne abbiamo parlato con Davide Fedeli di Cognex, indagando sui pregi e sui difetti del classico lettore laser e del più innovativo lettore ad acquisizione di immagini.


Hardware e Software per il Magazzino

Lettori di codici a barre a gestione di immagini: proviamo a vederci chiaro.

20 Aprile 2012


Premessa


Per restare sul mercato, le aziende oggi hanno la necessità di rinnovare, ottimizzandoli, i propri processi: la logistica continua ad essere una delle poche leve a disposizione del management per restituire competitività alle imprese.

In termini di incremento dell’efficenza i lettori di codici a barre rappresentano una panoramica su cui la tecnologia ha lavorato riuscendo ad offrire soluzioni innovative.

Il sistema di lettura guarda all’innovazione con il sistema a gestione d’immagini.

Ne parliamo con Davide Fedeli, di un’azienda leader nel settore: Cognex Corporation, la cui fondazione risale al 1981, a opera del dott. Robert J. Shillman, assistente universitario in percezione visiva umana presso il Massachusetts Institute of Technology.

Cognex deriva da “Cognition Experts”, ovvero “Esperti di visione”.

Il primo sistema di visione dell’azienda, DataMan, venne prodotto nel 1982.

DataMan fu il primo sistema industriale al mondo per il riconoscimento ottico dei caratteri (OCR) in grado di leggere, verificare e garantire la qualità di lettere, numeri e simboli impressi direttamente sulle parti e sui componenti.

Gli attuali sistemi di visione hanno compiuto molta strada dallo sviluppo del primo sistema DataMan, all’inizio degli anni ’80.

Le funzionalità e il design orientato all’utente da parte dell’azienda sono il risultato di oltre 25 anni di esperienza diretta nello sviluppo di nuove tecnologie di visione e nell’adattamento alle applicazioni di visione industriale più impegnative.

Intervista a Davide Fedeli


Parliamo di lettura di codici a barre: quali sono le soluzioni attualmente disponibili sul mercato?
Ad oggi esistono due macro famiglie: i lettori di codici a barre laser e quelli ad acquisizione d’immagini.
I primi rappresentano la soluzione classica, quella con più anni “d’esperienza”.
Mentre i secondi si suddividono a loro volta nelle categorie dei lettori ad acquisizione d’immagini lineari, i quali catturano immagini “a fette continue”, e dei lettori ad acquisizione d’area, i quali invece catturano singole immagini su cui poter lavorare singolarmente in un secondo momento.
Quest’ultima categoria è capace di catturare dalle sessanta immagini al secondo, sino alle mille al secondo.

In sintesi, e per farci capire meglio, potrebbe mettere in evidenza i pregi e i difetti principali di ciascuna?
Nel caso dei lettori di tipologia laser, avendo più larga diffusione in termini di tempo, gli stessi presentano un prezzo sicuramente più competitivo rispetto alla seconda tipologia, a cui si aggiunge una tecnologia collaudata.
Essendo però basati su codici bidimensionali e in bianco e nero, richiedono di essere ben stampati ed orientati, a cui si aggiunge l’esigenza di una manutenzione più attenta e costante.
I lettori ad acquisizione d’immagini risultano, al contrario, ottimali, per qualsiasi lettura poiché hanno la capacità di leggere anche i codici più rovinati e in qualsiasi orientamento, sono cioè omnidirezionali.

Veniamo ora ai lettori di codici a barre a gestione di immagini con scansione d’area: qual è il contenuto di innovazione che mettono a disposizione al mondo della logistica?
La problematica maggiore che si affronta nel mondo della logistica è la gestione dei codici non letti, ed a questa sussegue una richiesta maggiore di gestione da parte di persone ed impianti.
Partendo da questo presupposto possiamo stabilire che un maggiore tasso di lettura evita i costi d’utilizzo di persone ed impianti.
Dunque i lettori di codici a barre a gestione di immagini rappresentano uno strumento innovativo perché permettono non solo di leggere i codici in maggiore misura, ma anche di acquisire, catalogare e quindi successivamente fornire molte più informazioni del prodotto in sé.
A tutto questo si aggiunge poi un notevole aumento di velocità nel processo di acquisizione e memorizzazione.

Si è soliti ritenere il concetto di automazione per così dire antagonista rispetto a quello della flessibilità: questo assunto vale anche per i lettori a gestione di immagine?
Premetto una cosa: credo che l’automazione non sia diretta antagonista della flessibilità e ritengo che l’automazione sia invece l’azione di imporre un metodo.
Il vantaggio del sistema è quindi quello di ampliare, attraverso l’uso di un metodo specifico, le possibilità di applicazione del sistema a molti più settori.
E di conseguenza guadagnare in flessibilità ad esempio in termini di marketing.

Ci sono soglie di volumi e/o di fatturato minime al di sotto delle quali questa soluzione non è conveniente? Quali sono?
Esiste la soglia in termini di costi se pensiamo alla classica etichetta di ottima qualità, poiché la sua facile lettura non giustifica un costo elevato del sistema innovativo ad acquisizione d’immagini, ma al contrario preferisce un sistema laser decisamente più economico.
Se invece alziamo il livello dei sistemi e prendiamo in considerazione fattori come la velocità e la quantità di informazioni, esistono sicuramente soglie differenziate fra loro.

Per quali settori industriali i lettori a gestione di immagini sono maggiormente performanti?
Io credo siano performanti per tutti i settori, senza distinzione ed ovunque ci sia un codice.
Si adattano infatti a tutti quei codici che trovano applicazione in movimento, dalle scatole della pasta a quelle dell’automotive.
Per di più se pensiamo alla grande diffusione dei codici posti sulle scatole di cartone, dove la differenza di colore è limitata, un lettore a gestione d’immagini risulta utile e necessario.

I lettori a gestione di immagini hanno la peculiarità di riuscire a decifrare etichette anche molto deteriorate. Avete in atto partnership o progetti di sviluppo con aziende che producono etichette?
La nostra azienda non è protagonista di partnership particolari con aziende produttrici di etichette, questo perché lavora in misura maggiore con partner territoriali di distributori di turno.
Presenta così un’attività più incentrata in un’ottica locale che sulle partnership tra aziende.
Uno sguardo al futuro: quali sono le tendenze che portano a prevedere una diffusione sempre maggiore dei lettori a gestione di immagini? E perché un’azienda dovrebbe investire in queste soluzioni oggi?
Le ragioni sono principalmente tre: la prima in termini di codifica, poiché oggi esistono sempre più codici 2D a sostituzione del barcode tradizionale, e perché questi ultimi sistemi si rivelano maggiormente robusti e capienti in termini di informazioni.
A seguire, poiché i costi, aumentando le diffusioni, stanno via via calando risultando più appetibili sul mercato.
Da ultimo, poiché questi sistemi aumentano il tasso di lettura e consentono di ridurre ancora una volta i costi.
Quindi, semplificando, bisognerebbe investire in questi sistemi poichè permettono innanzitutto una riduzione dei costi, restando anche in linea con le normative odierne che inducono ad un cambio di utilizzo dei sistemi.
Questo sta già avvenendo in diversi settori, ad esempio in quello farmaceutico.
I lettori laser non andranno via via a sparire, poiché tuttora rappresentano un sistema semplice e competitivo, ma verranno ridotti per la parte che possiamo indicare come “alta di gamma”.





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