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Due anni di lavoro per la nuova riforma degli interporti italiani.
Finalmente approvata dalla Camera dei Deputati, permetterà agli interporti nazionali di adeguarsi al contesto europeo.


Outsourcing

Due anni di lavoro per la nuova riforma degli interporti italiani.

17 Aprile 2012

“Dopo più di vent’anni dalla prima legge in materia d’interporti – fa sapere l’Unione Interporti Riuniti – finalmente gli Interporti possono vedersi riconosciuti un contesto normativo rinnovato nei conenuti e soprattutto adeguato ai recenti cambiamenti che hanno interessato la logistica che adesso più che mai richiede un’operatività contestualizzata e in armonia con il territorio di riferimento i cui confini si allargano all’Europa”.

La notizia del giorno, infatti, riguarda l’approvazione della riforma degli interporti dalla Camera dei Deputati, che arriva al termine di due anni impegnativi di riflessioni e progetti sul panorama italiano dei trasporti.

Le motivazioni di base si incontrano nella necessità di organizzare e adeguarsi alle politiche e alle nuove dinamiche europee, in cui l’Italia in termini di trasporti e logistica era poco innovativa.

Detto fatto, l’Italia cerca di mettersi in linea partendo dalla costituzione del Comitato Nazionale per l’Intermodalità e la Logistica, che avrà principalmente funzioni programmatiche e di promozione, e la definizione dei requisiti minimi per cui un’infrastruttura potrà avvalersi del titolo d’Interporto.





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