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Benefici ambientali del metano per autotrazione: uno studio a cura di Euromobility e del CNR
Il surriscaldamento del Pianeta e il sensibile deterioramento ambientale causati dalle attività umane rendono necessaria l'adozione di contromisure a livello mondiale


Logistica Sostenibile

Benefici ambientali del metano per autotrazione: uno studio a cura di Euromobility e del CNR

13 Dicembre 2010

Il progressivo e sensibile deterioramento ambientale causato dalle attività umane impone, per il futuro, la questione della loro ecocompatibilità come prioritaria: accordi internazionali come il protocollo di Kyoto, nella misura in cui fissano obiettivi di riduzione delle emissioni inquinanti e dei gas serra, fanno sperare, nonostante la mancata ratifica di Australia e Stati Uniti, che la salvaguardia dell’ambiente diventi un tema universalmente condiviso in grado di suscitare azioni concrete a livello globale [NdR – per l’immagine, si veda http://it.wikipedia.org/wiki/Inquinamento_atmosferico].

Se l’incidenza dell’attività umana sul surriscaldamento del Pianeta e la conseguente necessità di adottare contromisure a livello mondiale appare ancora incredibilmente oggetto di discussione (ancora oggi c’è chi sostiene che l’aumento della temperatura sul Pianeta sia ben lungi dall’essere dimostrato, così come non sarebbe dimostrato che una delle cause sia l’emissione di anidride carbonica connessa alle attività umane), appare invece indubbio che siano più che mai necessari opportuni provvedimenti per ridurre il traffico su strada e le conseguenti emissioni di gas inquinanti ed anidride carbonica dalla combustione degli idrocarburi.

Infatti, nonostante i consistenti progressi tecnologici che hanno ridotto notevolmente il consumo di carburante e l’emissione di residui tossici nell’atmosfera, il settore dei trasporti, a causa del continuo aumento dei veicoli in circolazione, resta uno dei principali fattori di inquinamento ambientale ed emissione di anidride carbonica.

Euromobility

Il Decreto del Ministero dell’Ambiente del 27 marzo 1998 – Mobilità sostenibile nelle aree urbane all’Art. 3 prevede l’istituzione della figura del «responsabile della mobilità aziendale» per le «imprese e gli enti pubblici con singole unità locali con più di 300 dipendenti e le imprese con complessivamente più di 800 addetti», con il compito di elaborare il «piano degli spostamenti casalavoro del proprio personale dipendente», allo scopo di ridurre l’utilizzo del mezzo privato individuale ed organizzare gli orari per limitare la congestione del traffico.

L’Associazione Euromobility, il cui sito internet di riferimento è all’indirizzo http://www.euromobility.org, è stata istituita per promuovere un’azione culturale, formativa ed informativa presso i mobility manager, allo scopo di «stimolare l’introduzione nel Paese di nuove forme di mobilità e trasporto, sia individuale che collettivo, sempre più ecosostenibili, a vantaggio della qualità della vita dei cittadini e nel maggiore rispetto possibile dell’ambiente» (Statuto dell’Associazione, Art. 2).

Lo studio

Il 26 giugno 2007 è stato presentato presso il Senato della Repubblica (Sala Palazzo Bologna) uno studio condotto da Euromobility e il CNR – Istituto per l’Inquinamento Atmosferico sui Benefici ambientali del metano per autotrazione, con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare.

La presentazione è avvenuta per opera di Ivo Allegrini, direttore CNR – Istituto inquinamento atmosferico, e Lorenzo Bertuccio, direttore scientifico Euromobility. A seguire gli interventi di Bruno Agricola (direttore generale per la Salvaguardia ambientale – Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio), Paolo Vettori (presidente Federmetano) e Vanni Cappellato (presidente NGV – System Italia), per finire con la conclusione dei senatori Francesco Ferrante e Edo Ronchi.

Dopo avere evidenziato che i veicoli a metano in Italia sono 344.734 unità (fonte: ACI, 2005), ovvero l’1% del parco veicoli totale, con differenti percentuali a seconda della zona (es. 2,33% nell’Italia nord orientale, 1,56% nell’Italia centrale, 0,29% nell’Italia nord occidentale), lo studio mette a confronto le emissioni di sostanze inquinanti (PM10, ossidi di azoto, composti organici volatili e anidride carbonica) dei veicoli a benzina, diesel e metano per la categoria pre Euro, Euro I ed infine Euro IV.

Rimandando, per tutti i dati dello studio, al materiale presente sul sito di Euromobility all’indirizzo http://www.euromobility.org/Benefici_ambientali_del_Metano_per_autotrazione/index.htm, in questa sede ci piace riportare che, in conclusione, i valori di emissione del metano sono considerevolmente più bassi di quelli dei carburanti tradizionali, e che i vantaggi dell’utilizzo del metano per autotrazione, sebbene diminuiscano a confronto con i veicoli di nuova tecnologia, assicurerebbero comunque una notevole riduzione delle emissioni di PM10 ed anidride carbonica.

Più in generale, fatto salvo l’obiettivo finale dell’utilizzo di nuovi sistemi di autotrazione (idrogeno ed energia elettrica), comunque non praticabile prima di qualche quinquennio, questo studio identifica il metano come «l’unico candidato che può seriamente occupare una posizione di primo ordine nel processo “ponte” di riconversione da energie tradizionali a energie completamente pulite e quindi ad emissione nulla».

Il metano infatti, oltre ad inquinare meno, è economicamente conveniente rispetto a benzina e diesel, le riserve mondiali stimate sono il doppio rispetto al petrolio e distribuite anche in paesi affidabili e politicamente molto stabili, ed ha l’ulteriore vantaggio che non deve essere trasportato alla pompa perché viaggia in condotta.





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