Questo sito richiede JavaScript per funzionare correttamente. Si prega di abilitare JavaScript nel browser e ricaricare la pagina.
Boeing porta nei cieli i tag RFID
La società di Seattle ha chiesto ai propri fornitori di dotare le parti e i componenti del Boing 787 di tag RFID al fine di ottenere un efficiente e completo track & trace.


Hardware e Software per il Magazzino

Boeing porta nei cieli i tag RFID

13 Dicembre 2010


Con qualche mese d’anticipo rispetto all’entrata in produzione del nuovo Boeing 787, la società di Seattle ha chiesto ai propri fornitori di dotare le parti e i componenti dell’aeromobile di tag RFID, al fine di ottenere un efficiente e completo track & trace dei pezzi che andranno a costituire il nuovo gioiello di casa Boeing.
Per quello che, secondo la società americana, è l’aereo sviluppato per rispondere alla crescente richiesta di servizio da parte dei clienti, siano essi intermedi o utilizzatori finali, centinaia di fornitori e sub-fornitori dovranno quindi dotare le componenti realizzate di tag passivi a banda UHF.

Il nuovo Dreamliner, così viene anche detto il 787, è stato infatti progettato per consumare il 20 per cento di carburante in meno, rispetto ad altri aerei di dimensioni comparabili, e trasportare fino al 45 per cento in più delle merci.
In realtà il 787 avrà anche il difficile compito di contrastare l’ascesa del consorzio europeo Airbus che nel maggio di quest’anno ha battezzato il gigante dell’aria A380, il più grande aereo commerciale mai costruito.
Per quanto riguarda i passeggeri, il nuovo 787 presenta una serie di innovazioni tra cui finestrini, sedili e corridoi più ampi, illuminazione innovativa, cabina provvista di una migliore pressurizzazione e umidificazione dell’aria ed un sistema di completa connettività a banda larga per rendere più piacevole la permanenza a bordo.

In attesa dell’entrata in produzione prevista per il 2006 e della consegna dei primi aerei nel 2008, la Boeing sta preparando una sorta di capitolato contenente le specifiche ritenute fondamentali per la realizzazione di un’etichetta intelligente che sia robusta, con un’ampia capacità di memoria, adatta a cambi di pressione, temperatura e umidità, e sia infine adeguata ad uso aerospaziale e di difesa.
A detta degli esperti, e come facilmente intuibile, un tag in grado di soddisfare tali requisiti non sarà di certo a buon mercato rispetto, ad esempio, alle etichette intelligenti che molte catene distributive stanno chiedendo di utilizzare ai propri supplire.
I vantaggi che ne deriveranno saranno soprattutto a beneficio della Boeing ma non solo.

Secondo le aspettative del colosso di Seattle, gli investimenti per l’introduzione della tecnologia RFID avranno come effetto la diminuzione dei costi di ricevimento e stoccaggio delle merci, la riduzione degli errori nelle fasi di spedizione dei componenti e nelle operazioni di assemblaggio, la diminuzione dei costi di inventario e il conseguimento di una maggiore efficienza in sede di rientro e riparazione dei componenti difettosi e da sostituire.
La Boeing tiene poi a precisare che, secondo proprie analisi, l’aggravio dei costi a carico dei fornitori sarà comunque di modesta entità se si considera che i chip saranno inseriti su prodotti con un costo decisamente elevato.
Le componenti del Dreamliner destinate ad essere dotate di tag saranno sia quelle soggette a regolare controllo e manutenzione, e quindi sostituite con una certa frequenza durante la normale operatività dei velivoli, sia le parti destinate ad essere cambiate solo dopo un determinato numero di voli, atterraggi o ore di volo, quali ad esempio motori, pompe, pneumatici, arredi interni e così via.

La Boeing, che recentemente è diventata membro di “EPC Global”, si sta adoperando per sviluppare un tag specifico per le componenti aeree e, parallelamente, sta collaborando con i fornitori di IT per realizzare un upgrade dell’attuale infrastruttura software.
L’obiettivo è quello di rendere il sistema attuale in grado di supportare la gestione delle etichette RFID e metterlo in condizione di poter essere poi integrato all’interno del “secure network”, il sistema che l’azienda utilizza tuttora per conservare e condividere, con i propri clienti e fornitori, la “storia” delle parti principali degli aerei e l’insieme delle informazioni sulla manutenzione.
Tale sistema, in uso dal 1995, si è basato finora sull’inserimento manuale dei dati raccolti mediante la lettura dei codici a barre.
Grazie all’adeguamento dell’infrastruttura software per l’adozione della tecnologia RFID e l’utilizzo di etichette elettroniche con grande capacità di immagazzinamento delle informazioni, verranno pressoché annullati gli errori di immissione dei dati che verranno aggiornati attraverso una continua sincronizzazione dei database.

Fonte immagini: The Boeing Company





A proposito di Hardware e Software per il Magazzino