Si è svolta nei giorni scorsi ad Amburgo l’assemblea annuale della ECG, l’associazione europea della logistica che ha fatto il punto sulle sfide che nel prossimo futuro la logistica automotive dovrà affrontare.
Prima fra tutte la digitalizzazione del settore e l’aumento della domanda di trasporti.
Il mercato automobilistico sta certamente vivendo un cambiamento e una spinta positiva stando ai dati presentati da Christopher Sturner, global lead analyst di PriceWaterhouse Coopers, che ha spiegato come la produzione mondiale di automobili crescerà del 25,6% a livello mondiale fra il 2015 e il 2022.
A trainare il mercato saranno soprattutto le vendite sui mercati emergenti BRICS (Brasile Russia, India, Cina e Sud Africa) che contribuiranno ad aumentare nel corso dei prossimi anni la produzione di veicoli, in particolare quelli elettrici che domineranno il mercato mondiale entro il 2030.
Tema centrale dell’assemblea 2016 di ECG è stata però la digitalizzazione nel settore della logistica automotive.
“Le infrastrutture di trasporto sono vecchie – ha detto Ben Waller, associate director di Icdp – e gli investimenti stabili.
Nella logistica automotive la qualità dei dati è bassa e questo impatta sulla pianificazione, sula lettura dei trend e sulla possibilità di reagire a quanto viene comunicato dai dati.
È auspicabile che in futuro ci siano regole e standard comuni all’interno del comparto, ma forse per gestire queste funzioni sarebbe necessario un operatore terzo che si occupi specificamente del lavoro di digitalizzazione delle informazioni“.