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Polo logistico di Piacenza: si rinnova il patto per la sicurezza
Insieme per tenere alta l'attenzione sull'evoluzione delle relazioni sindacali dei poli logistici


Consulenza e Formazione

Polo logistico di Piacenza: si rinnova il patto per la sicurezza

16 Novembre 2016

Un nuovo protocollo di intesa per migliorare la sicurezza, la legalità e la protezione sociale negli appalti di facchinaggio e logistica: a questo è servito l’incontro tenutosi all’auditorium Sant’Ilario di Piacenza.

All’incontro hanno partecipato le associazioni di categoria imprenditoriali, le organizzazioni sindacali, la Direzione territoriale del Lavoro, Inail, Inps e Azienda Usl, oltre che l’assessore regionale Massimo Mezzetti, firmatarie tutte insieme nel 2012 di un protocollo di intesa sul tema sicurezza.

L’iniziativa del 2012 esprimeva l’esigenza di adottare una governance partecipativa del sistema, sollecitando la qualificazione delle imprese che operano nel polo logistico per tutelare la piena regolarità delle condizioni e dei rapporti di lavoro, dei versamenti fiscali e di contributi, il rispetto delle norme di prevenzione in materia di sicurezza e l’uso di strumenti che favorissero il rapporto tra committente e impresa appaltatrice.

“Si trattava – ha sottolineato nel corso dell’incontro il vicesindaco – di un documento dotato anche di strumenti operativi importanti come la promozione degli obblighi di comunicazione già previsti dalla legge, l’applicazione di tariffe minime per le operazioni di facchinaggio e un potenziamento dell’informazione.
Uno strumento avanzato, quindi, che si è rivelato indubbiamente utile per imprimere una direzione inequivocabile alle relazioni sindacali del polo logistico.
Tuttavia, nel corso degli anni alcune criticità sono emerse sia in contesti specifici, sia, più in generale, come debolezze caratteristiche del modello di business implementato nei poli logistici”.

Tutti i partecipanti hanno condiviso quindi la necessità di sviluppare quel Protocollo, i cui obiettivi rimangono attuali, in tre direzioni.
In primis procedere alla costituzione di un gruppo tecnico di lavoro che ne rielabori e approfondisca i contenuti, secondariamente occorrerà implementare una mappatura degli appalti nei poli logistici, mettendo questi dati a disposizione degli organi ispettivi e infine si dovrà tenere alta l’attenzione sull’evoluzione delle relazioni sindacali dei poli logistici piacentini.





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