Secondo un’analisi condotta dall’IFR (International Federation of Robotics) entro il 2020 il numero di installazioni robotiche utilizzate negli ambienti di lavoro crescerà notevolmente, passando da quota 1,8 milioni fino a quota 3 milioni.
È infatti verso l’automazione e la robotica che si sta muovendo il mercato, soprattutto quello delle piccole e medie imprese, che ad oggi copre una notevole fetta del mercato.
Attraverso il sistema del Machine Learning i robot saranno capaci di apprendere dall’uomo dimostrandosi un’utile risorsa soprattutto per lavori che richiedono particolari sforzi fisici.
L’obiettivo sarà quindi aumentare la velocità e la capacità produttiva e sarà raggiunto con la stessa ottica di progresso che vede protagonista le innovazioni fin dai tempi della rivoluzione industriale.
A sostegno di queste aziende scende in campo la Mobile Industrial Robots (MIR) che, ponendo particolare attenzione all’aspetto economico, ha studiato in collaborazione con partner e distributori diversi metodi per permettere alle aziende di affittare i robot come alternativa all’acquisto.
Il progetto, promosso dalla MIR e chiamato “Robot as a Service”, propone soluzioni versatili e personalizzabili in grado di adattarsi alle esigenze del cliente.
Da evidenziare fra i vantaggi offerti da questa nuova “forza lavoro” è sicuramente la capacità di creare ambienti più sicuri attraverso un tipo di tecnologia che li rende capaci di evitare ostacoli oltre che di prestarsi al sollevamento e spostamento di carichi.
Da sfatare infine il mito dell’uomo sostituito dalla tecnologia: la storia infatti ci insegna, attraverso le più svariate invenzioni, che il progresso tecnologico può offrire nuovi modelli di lavoro che richiederanno quindi la formazione di diverse figure professionali.