I dati dell’Osservatorio Contract Logistics “Gino Marchet” della School of Management del Politecnico di Milano, che ha riunito gli esperti e le aziende del settore al convegno “Ambiti di innovazione nella logistica: esperienze a confronto”, mettono in evidenza tre principali tendenze: l’attenzione all’innovazione tecnologica in chiave Industria 4.0, alla riduzione dell’impatto ambientale, e alle strategie di omnicanalità.
Le stime per il 2019 prevedono un fatturato della Contract Logistics a quota 84,5 miliardi di euro, in crescita anno su anno dal 2015.
“Le aziende sono capaci di intercettare i cambiamenti in atto e introdurre miglioramenti lungo l’intera filiera – afferma Marco Melacini, Responsabile Scientifico dell’Osservatorio Contract Logistics – . Uno dei trend emergenti è la diffusione di un modello organizzativo che affianca all’affidamento a un solo fornitore della maggior parte delle attività di logistica, trasporto e distribuzione, il suo coinvolgimento nella definizione e della gestione dell’innovazione. Un approccio strategico, in cui il fornitore viene scelto anche in base alla sua capacità di integrare i flussi informativi e di reagire e adattarsi alle esigenze di business, e collaborativo, perché committente e fornitore fanno innovazione insieme”.
Come spiega Damiano Frosi, Direttore dell’Osservatorio Contract Logistics , la tendenza è disegnare dei magazzini flessibili, con competenze più specializzate.
Il processo logistico è sempre più personalizzato e vengono impiegate soluzioni 4.0 che non solo automatizzano alcune attività, ma che aiutano anche a trasformare i magazzini in luoghi a impatto ambientale ridotto e capaci di produrre energia da riutilizzare lungo la filiera.
Come riporta il Giornale delle Pmi, la tendenza alla terziarizzazione sta modificando la progettazione dei magazzini: le aziende preferiscono l’opzione “buy” (acquisto di un servizio logistico) all’opzione “make” (gestione interna dei processi logistici) sia quando si tratta di magazzini di stoccaggio (dal 60% attuale al 63% previsto nei prossimi anni) sia se si considerano i magazzini di prossimità (dal 67% al 78%).
Crescerà l’utilizzo dei mezzanini soprattutto per rispondere ai bisogni dettati dall’automazione, e aumenterà dal 38% al 44% l’uso di mezzanini removibili.
Per quanto riguarda la sostenibilità, l’impiego di ricariche ad alta frequenza e di batterie agli ioni di litio è passato dall’1% del 2016 al 6% del 2018.
È possibile risparmiare il 36% di energia elettrica e altrettante emissioni di Co2. I magazzini “Carbon Neutral” (a zero emissioni e sprechi) saliranno dal 26% al 54% e raddoppierà la percentuale di magazzini capaci di generare energia per la rete distributiva (“Carbon Negative”, dal 19% al 36%).
La gestione della maggior parte o dell’intero processo logistico a un solo fornitore cresce più del mercato complessivo (+17,5% in otto anni).
La gestione dell’innovazione diventa collaborativa: il fornitore partecipa al processo insieme al committente.
Inoltre, la gestione è più snella perché bisogna relazionarsi con un solo interlocutore. Una collaborazione più stretta che produce un confronto continuo nell’84% dei casi (almeno mensile nel 63%) e vantaggi dal punto di vista della riduzione dei costi (nel 5% dei casi), del miglioramento del servizio (25%), in entrambe le dimensioni (39%) e nella riduzione dell’impatto ambientale (2%).
Le imprese stanno cercando di integrare sempre di più la gestione di tutti i canali online e offline.
Vengono in aiuto soluzioni come i Transport Management Systems (TMS), software gestionali che consentono di pianificare le attività su tutti i canali attivi e intervenire rapidamente in caso di necessità, con conseguente risparmio di costi e miglioramento del servizio.
Sempre in merito all’utilizzo della tecnologia, alcune soluzioni permettono, ad esempio, di personalizzare la consegna a domicilio con l’invio della foto di chi consegnerà il prodotto e di altre informazioni.
Un’esigenza sempre più diffusa è quella di poter tracciare i prodotti lungo tutta la filiera. Tra le nuove soluzioni, anche le etichette intelligenti e i sensori che consentono alle macchine di comunicare fra loro senza l’intervento umano.
Si diffondono anche le tecnologie di mappatura 3D del magazzino, e le Mobile App che aiutano i trasportatori a gestire i flussi di trasporto, carico e scarico.