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Quando il trasporto incontra la professionalità. Il caso Auta Marocchi
Intervista a Cristina Zabai, Partner&Manager Auta Marocchi S.p.a. e a Mattia Magugliani, Amministratore Delegato di We Are HeadHunter


Trasporti Nazionali e Internazionali

Quando il trasporto incontra la professionalità. Il caso Auta Marocchi

12 Gennaio 2021

Ci sono trasporti e trasporti.
Quando si tratta di questo vasto argomento è importante fare chiarezza sulle varie tipologie di servizi che il mercato offre.
Innanzitutto trasporto di che cosa? carburanti, alimenti, macchinario, beni di consumo, temperatura controllata? Sono tutti trasporti che richiedono soluzioni diverse.
E non è solo questo, c’è anche da distinguere se parliamo di gropupage, distribuzione al dettaglio o trasporto a carico completo, quello a corto raggio e quello che passa oltre i confini e gli oceani.

E’ un mondo contraddistinto da specializzazioni, contenuti, tecnologia; per questo il mercato si affida a veri e propri specialisti e/o leader di settore.
Una di queste realtà è senza dubbio Auta Marocchi. L’Azienda triestina con 34 anni di storia alle spalle è infatti un leader market del trasporto a carico completo, sia di Container che di General Cargo, in Italia ed in Europa.

Auta Marocchi, come anche molte altre aziende di servizio, per soddisfare pienamente i propri clienti ha bisogno di una “grande squadra” e quindi di figure professionali competenti, in grado di portare un volare aggiunto in ogni situazione organizzativa o commerciale.
Per migliorare la sua squadrala Auta Marocchi si sta affidando a We Are HeadHunter, leader in Italia per la ricerca personale per i settori logistics, supply chain, engineering & manufacturing.

La nostra redazione, per saperne di più, ha realizzato un’intervista doppia a Cristina Zabai, Parter&Manager Auta Marocchi S.p.a. e Mattia Magugliani, Amministratore Delegato di We Are HeadHunter.

Dott.ssa Zabai, chi è Auta Marocchi e di cosa si occupa la vostra azienda?

Auta Marocchi SpA è una grande azienda che coniuga una conduzione familiare con quella di manager esperti già dalla sua nascita nel 1986.
Nasce con il progetto di essere un leader dalla fusione di due aziende già esistenti (Auta e Marocchi) prima concorrenti tra loro e focalizzate nel business del trasporto container.
Un settore sin da allora in crescita in un mercato che necessitava di superare il vecchio modello delle agenzie locali di trasporto a favore di aziende in grado di operare in tutti i porti ed in tutti i servizi.

Negli anni abbiamo poi sviluppato anche la parte convenzionale ovvero il Full Track Load (FTL) o trasporto a carico completo su gomma ed i terminal container.
Auta Marocchi dispone di una flotta di mezzi di proprietà con 700 trattori, 1300 semirimorchi di varie tipologie e circa un migliaio di dipendenti diretti.
Oltre a ciò gli asset aziendali comprendono anche 5 terminal container e 3 officine specializzate per la manutenzione dei nostri mezzi.
Il fatturato del nostro gruppo nel 2019 è stato di circa 140 milioni di euro.

Qual è il vostro punto di forza e cosa vi distingue dagli altri competitor?

Siamo una vera azienda di trasporti con una forte organizzazione che privilegia le soluzioni interne.
Si tratta di una scelta strategica finalizzata al pieno controllo di tutti i processi quale strumento per poter garantire ai nostri clienti non solo un servizio affidabile e di qualità ma anche personalizzato, direi su misura del cliente.
Come dicevo poc’anzi, disponiamo di una rilevante flotta di proprietà e di nostri terminal.
Il controllo totale dei mezzi, delle strutture e dei sistemi necessari ad erogare i nostri servizi è la nostra forza.
Solo per fare un esempio, in questo delicato periodo caratterizzato dall’emergenza Covid, questo controllo ci ha permesso di una gestione della sicurezza che ha salvaguardato il ns. personale dalla diffusione della pandemia.
Anche i nostri sistemi IT vengono sviluppati all’interno del nostro Gruppo: abbiamo un reparto che ha realizzato “in House” tutti i software gestionali oltre a gestire le reti e gli hardware

In questo periodo di cambiamento ed evoluzione, avete dei nuovi progetti ai quali state lavorando?

Innanzitutto direi “Logistica 4.0”, così chiamiamo l’attività che nella catena della logistica e del “Block Chain” vede una nostra completa integrazione nel flusso di dati certificati che lega tutta la filiera, poiché nella digitalizzazione siamo dei veri pionieri.

Come sviluppo del business il progetto più significativo e più recente è stata la realizzazione di una linea trasporti multimodale tra l’Italia e la Turchia.
Si tratta di un business complesso che ci vede avvantaggiati dall’essere a Trieste, principale scalo dei traghetti che giornalmente collegano l’Europa alla Turchia ma anche dall’aver realizzato un team Italo-Turco in grado di assistere i nostri clienti in modo puntuale ed efficace.

La Turchia è diventata un polo produttivo importante per molte aziende industriali italiane; noi garantiamo un collegamento diretto con questo Paese e su questo stiamo concentrando molti investimenti, anche da un punto di vista delle risorse umane.

Un altro importante progetto riguarda lo sviluppo delle attività di trasporto convenzionale (FTL) sia in Italia che in Europa, sia su strada che Intermodale.
Questo sviluppo comporterà l’apertura di nuove unità locali anche all’estero e una significativa crescita occupazionale. Necessitiamo dunque di nuove figure professionali sul territorio, sia di manager esperti che di tecnici ma anche di giovani per i quali ci occuperemo anche della formazione.

In generale comunque cresciamo e cresceremo in tutti i settori che presidiamo (quindi anche trasporto combinato marittimo e ferroviario) e, a tal proposito, per la scelta del personale da inserire ci siamo appoggiati a We Are Headhunter, realtà italiana specializzata nella ricerca di manager e professionisti nel settore dei trasporti e delle spedizioni, che si impegna a trovare talenti che abbiano le caratteristiche corrispondenti alle nostre esigenze.

Quale supporto particolare avete chiesto a We Are HeadHunter?

Noi abbiamo bisogno di un orizzonte più ampio di quanto non sia il contesto in cui già operiamo, l’esperienza e la professionalità di We Are Headhunter ci ha subito colpito per la capacità che ha dimostrato già durante i primi incontri in cui ha subito messo a fuoco le nostre esigenze e le strade per raggiungerle.
Nel mondo dei trasporti sembra che le competenze siano generaliste ma in realtà sono molto specialistiche e soprattutto richiedono capacità di interazione con molti altri soggetti diversi.
Per esempio avere una grande flotta proprietaria richiede competenze tecniche importanti, così come una clientela globale implica la capacità di rapportarsi con clienti ovunque nel mondo.
Questo è ciò che pensa Magugliani e che noi in Auta Marocchi condividiamo.

Lei, Dott. Magugliani, può aggiungere qualcosa per spiegare meglio il concetto?

Atre realtà aziendale cercano spesso figure junior da formare e da inserire in un determinato contesto, mentre nel caso di Auta Marocchi o di altre aziende più “settoriali” bisogna cercare operatori logistici che possano vantare una buona esperienza nel campo.

Quello che noi stiamo facendo per Auta Marocchi è innanzitutto spiegare chi è Auta Marocchi ai potenziali candidati e successivamente trovare quelli bravi e convincerli a portarli dentro la squadra.
Il nostro ruolo è quello di cercare di valorizzare le qualità dell’azienda, trovare un bravo manager o un bravo professionista e convincerlo ad entrare nel team dei nostri clienti”, spiega Magugliani.

Nello sviluppo del progetto legato al trasporto convenzionale, di quali figure avete bisogno e cosa state cercando?

Per Auta Marocchi stiamo cercando dei professionisti che i grado di cogliere le necessità dei clienti organizzando i servizio necessario; devono avere una visione a 360° della gestione del cliente.
Non è dunque un semplice “Sales”, la figura che cerchiamo deve avere anche delle competenze sulla parte operativa.

Queste figure verranno inserite all’interno delle diverse filiali e devono essere in grado di gestire il cliente e saper sviluppare i progetti.
Devono dunque essere dei professionisti, meglio se hanno già relazioni consolidate con clienti e una buona conoscenza del marcato. Richiediamo dinamica, capacità di interagire nella organizzazione, conoscenza delle lingue, l’entusiasmo di fare e la curiosità per conoscere e imparare.

Torniamo a Lei, dott.ssa Zabai. Qual è l’approccio di Auta Marocchi al mercato internazionale?

Sicuramente non ci limitiamo ai confini italiani, stiamo puntando molto anche sul mercato internazionale.
Mentre il trasporto container è prevalentemente nazionale, il trasporto convenzionale guarda ad uno scenario Europeo e le nostre potenzialità di ulteriore espansione in Europa sono considerevoli grazie ad un mercato dinamico, alla ns. organizzazione che già ci vede presenti in diversi paesi ed alla nostra mentalità che mette sempre al centro il cliente.

Quali saranno le caratteristiche premianti dei player del trasporto nei prossimi anni?

La capacità di costruire servizi di qualità su misura dei clienti sono sempre elementi determinanti. Dobbiamo anche condividere i valori che ci accomunano, come il rispetto dell’ambiente, in cui la ns. azienda è da anni molto impegnata, e da valore intellettuale dobbiamo trasformarlo in progetti di servizio capaci di ridurre le emissioni nocive e lo spreco di risorse.
Lo stiamo già facendo con i clienti più sensibili e devo riconoscere che i risultati sono molto significativi.

Una sfida importante sarà quella di una sburocratizzazione del business e della digitalizzazione, perché tutt’ora noi ed i nostri clienti sprechiamo troppe risorse nel creare documenti e processare la carta. Sono questi inutili pesi che gravano e rallentano la nostra attività.





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