Il blockchain entra nel sistema di controllo della filiera ortofrutticola sperimentato da Walmart, gruppo distributivo statunitense.
La tecnologia, progettata dal fornitore di software Ibm, è costituita da una sorta di database che permette di condividere i dati sulle transizioni tra i vari step della supply chain: scambi e passaggi sono inseriti in un registro digitale e non possono essere rimossi o modificati.
Da una singola ricevuta, si può risalire a informazioni dettagliate relative al produttore, all’origine dei prodotti, alle modalità di coltivazione e ai controlli effettuati.
Secondo Franck Yiannas, vice presidente per la sicurezza alimentare di Walmart, questo processo garantirebbe trasparenza nei vari momenti della catena distributiva, stimolando anche la fiducia nei consumatori.
Walmart sta verificando l’effettiva funzionalità di questa tecnologia già dal 2016, come riporta Eurofruit.
Il gruppo sta testando il sistema per capire quali vantaggi potrebbe portare al settore ortofrutticolo.
I risultati finora sarebbero positivi: le prime prove hanno coinvolto la filiera del mango e, secondo quanto dichiarato da Walmart, il sistema ha aiutato a prevenire le contaminazioni alimentari, individuando una confezione sospetta in soli due secondi.
Questo blockchain è stato promosso da Yiannas durante il summit globale del Consumer Goods forum di Berlino.
Secondo il rappresentante di Walmart, produttori e fornitori ortofrutticoli