Ieri a Roma è stato presentato il Rapporto di Sostenibilità 2016 di Ecodom, il maggior Consorzio italiano di gestione dei Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (RAEE), provenienti dai nuclei domestici dei Raggruppamenti R1 (frigoriferi e condizionatori), R2 (lavatrici, lavastoviglie, cappe, forni, scalda-acqua), R3 (TV e monitor), R4 (piccoli elettrodomestici, elettronica di consumo, informatica, apparecchi di illuminazione) e R5 (sorgenti luminose).
Opera dal 2004 senza scopi di lucro ed è stato costituito su base volontaria dai 27 principali produttori italiani di grandi elettrodomestici.
Giorgio Arienti, Direttore Generale, ha illustrato i punti principali del rapporto, ovvero gli impatti ambientali, sociali ed economici delle attività del Consorzio.
Edocom gestisce il 33,9% dei RAEE in Italia, con 4.558 Punti di Prelievo sparsi sul territorio nazionale.
Circa l’87,8% dei materiali che compongono i RAEE prelevati da Edocom viene riciclato, una percentuale superiore a quella fissata dalla legge.
Si recuperano soprattutto ferro, cemento, materie plastiche, alluminio, rame e vetro.
Gli impianti di trattamento sono 41.
Parlando di dati economici, nel 2016 i ricavi sono stati pari a oltre 30 milioni di euro, con un aumento del 4,4%, rispetto all’anno precedente.
Il Direttore Generale ha dichiarato che “dal Rapporto emerge che nel 2016 il corretto trattamento dei RAEE e un’attenta organizzazione della logistica hanno permesso di evitare l’emissione in atmosfera di 805.869 tonnellate di CO2 eq, una quantità pari a quella generata dal traffico automobilistico in tutta la provincia di Milano per 30 giorni.”