Qual è la principale fonte di stress per i camionisti?
Contrariamente a quanto potrebbero pensare i non addetti ai lavori, dobbiamo svelare che non è legata alla guida: al primo posto tra i momenti peggiori nella giornata di un autotrasportatore, infatti, risultano le situazioni di attesa forzata, come quando si “perde tempo” nel carico/scarico merce, oppure quando si deve attendere in un parcheggio l’apertura della sede o si è in coda al centro di smistamento.
Al secondo posto troviamo la guida imprudente da parte degli automobilisti, e al terzo posto c’è l’obbligo di compilazione, per ogni trasporto, di tutte le scartoffie burocratiche.
Ma per cosa viene utilizzata la tecnologia a bordo di un mezzo di trasporto?
Ben il 61% degli autotrasportatori si connette a internet dal proprio camion e il 70% dei camionisti intervistati dichiara di utilizzare la borsa carichi per lavoro.
Attualmente la tecnologia più presente sui camion italiani è rappresentata dall’immancabile Navigatore GPS – utilizzato dal 82% dei rispondenti – a pari merito con il tachigrafo digitale, che ha praticamente sostituito quello analogico.
Secondo Wtransnet, la tecnologia può aiutare i camionisti a ridurre il livello di stress generato da queste situazioni: anche il 97% dichiara che una maggiore tecnologia a bordo facilita il lavoro (molto o abbastanza), mentre solo una minoranza (38%) ritiene che l’utilizzo della tecnologia sia esso stesso fonte di stress.
“Abbiamo svolto questa ricerca per comprendere più a fondo il nostro mercato e i nostri clienti, per mantenere con loro un filo diretto”, ha dichiarato Nicolò Calabrese, Sales Manager di Wtransnet Italia.
La tecnologia, secondo quanto indicato nel rapporto Internet Trends 2016, sarà il volano e il centro della prossima evoluzione del trasporto, un segmento che vedrà nei prossimi 10 anni un forte impulso.