Si è chiuso WiderMos, il progetto dell’Unione Europea da sei milioni di euro che ha coinvolto Germania, Spagna, Portogallo e il porto di La Spezia come capofila.
Arrivato alla fine del suo ciclo, i risultati sono stati presentati nella due giorni di convegni Connecting shipping and core networks corridors, congresso al quale si sono accreditati in 140, tra operatori della logistica e stakeholder del settore provenienti da Brasile, Stati Uniti, Norvegia, Gran Bretagna, Panama e Azzorre.
Ci sono voluti quasi tre anni per pensare a come strutturare un’integrazione operativa tra il sistema marittimo e quello terrestre della catena logistica del porto.
Come risultato è nato un sistema informatico chiamato Apnet attraverso il quale passano tutte le informazioni relative alla movimentazione delle merci, mettendo in connessione i diversi protagonisti pubblici e privati della logistica, ponendo così il porto in posizione primaria rispetto processi operativi di settore, finalmente in un ruolo di livello europeo.
Lontani i tempi in cui a Bruxelles La Spezia non era nemmeno segnata sulle mappe, e ora si sta già pensando alla call del nuovo bando.