Servizi e accessori per il trasporto
22 Settembre 2016
Il sito TrasportoEuropa ha riportato in un articolo l’analisi sul trasporto marittimo effettuata dal desk shipping di Mediocredito Italiano per l’Osservatorio scientifico di SRM (Studi e Ricerche per il Mezzogiorno).
Il rapporto “Shipping update” indaga i cinque principali settori dell’economia del mare: carichi secchi, liquidi, chimici, offshore e container.
Da un punto di vista generale, i traffici sono aumentati nello scorso anno del 2,6%, con una crescita della flotta mondiale del 3,5%, ma i dati nello specifico non sono incoraggianti: i carichi secchi sono aumentati solamente del 2%, il livello più basso dal 2010, e il Baltic Dry Index ha toccato il minimo storico a febbraio 2016, a 291 punti.
Per quanto riguarda i trasporti di prodotti chimici, la crescita del 2015 è del 4%: le prospettive sono dunque abbastanza buone, ma si tratta di un livello comunque inferiore ai valori pre-crisi. Momentaccio per i container: l’esiguo aumento del 2,7% è infatti indice di un eccesso di stiva reso disponibile sul mercato.
L’industria offshore è in grande sofferenza a causa dei tagli agli investimenti stabiliti dalle compagnie petrolifere, che nel 2015 hanno portato alla riduzione del 19% sulle attività esplorative e di produzione.
In controtendenza soltanto il settore delle navi cisterna per il trasporto dei liquidi: il 2015 è l’anno migliore dalla crisi, grazie al calo del prezzo del petrolio, all’ottimizzazione della raffinazione in Medio Oriente e al basso costo del bunker.
Per il 2016 le prospettive di guadagno restano positive.