Trasporti Nazionali e Internazionali
1 Luglio 2016
Con la vittoria del Brexit le regole fiscali e doganali che disciplinavano gli scambi commerciali tra Unione Europea e Regno Unito cambieranno in modo sostanziale: il passaggio della frontiera dovrebbe tornare, com’era prima del 1993, sotto l’egida delle complesse procedure doganali, con un impatto economico e organizzativo non indifferente per le imprese che operano tra i due mercati.
La nuova posizione del Regno Unito dovrebbe quindi inserirsi, secondo quanto previsto, nel contesto commerciale che riguarda i cosiddetti “Paesi terzi”.
Tra le prime conseguenze vi potrebbe essere la possibile – ma improbabile – imposizione di dazi doganali, scelta che dipenderà fortemente dalla decisione di istituire un’unione doganale o di attivare un accordo di libero scambio.
A seguire, poi, sarebbe da trattare l’argomento “Iva”, che, modificando le modalità di assolvimento dell’imposta all’acquisto potrebbe causare un notevole effetto domino finanziario, rendendo sostanzialmente impossibile la regolazione neutrale dell’Iva per l’operatore, con un’integrazione della fattura di vendita come accade ad oggi negli acquisti interni all’Unione.