Trasporti nazionali e internazionali
Brexit: quali prospettive per il commercio?
24 giugno 2016
Con 17,41 milioni di voti (il 51,9%) il fronte del “Leave” ha prevalso su quello del “Remain” nel referendum britannico sull'uscita dalla Ue.
Secondo l'articolo 50 del Trattato sull'Unione, "qualsiasi Stato membro può decidere, conformemente alle proprie norme costituzionali, di recedere dall'Unione".
Il Trattato prevede, quindi, la notifica al Consiglio Europeo, che significa un vero e proprio negoziato.
La riunione dovrebbe essere già fissata al 28 e 29 giugno a Bruxelles.
L'Unione quindi negozierà e concluderà con il Regno Unito un accodo sulle modalità di recesso.
I trattati cessano di essere applicabili dall'entrata in vigore di questo accordo, oppure, se non avviene l'accordo, due anni dopo la notifica.
Secondo Rick Lacaille, Global Chief Investment Officer di State Street Global Advisors, “le conseguenze si riverseranno probabilmente sul libero mercato, sia per quanto riguarda il commercio e la mobilità lavorativa che per quanto concerne gli investimenti esteri”.
Secondo il presidente di Unimpresa, Paolo Longobardi, “serve un piano economico straordinario concordato tra tutti i Paesi membri dell'Unione Europea”.