Trasporti nazionali e internazionali
I porti europei restano pubblici: la fotografia dell’Espo.
07 giugno 2016
Si chiama “Trends in EU Ports Governance 2016” ed è il rapporto sulla governance dei Porti europei realizzato dalla European Sea Ports Organisation (ESPO) basato sui risultati dell'ultimo sondaggio sulla governance e l'organizzazione dei porti dell'Unione Europea realizzato recentemente dall'associazione.
Al sondaggio hanno preso parte 86 Autorità Portuali di 19 nazioni dell'UE, a cui si sono aggiunte Norvegia e Islanda, che assieme rappresentano oltre 200 porti e più del 57% del volume complessivo delle merci movimentate nell'Unione Europea.
Il rapporto dell'ESPO evidenzia le dieci principali linee di tendenza della portualità europea, le quali indicano che:
- i porti UE rimangono di proprietà pubblica, ma si stanno muovendo verso una forma di gestione analoga a quella privata;
- le Autorità Portuali hanno un mix di obiettivi di tipo economico e non economico;
- l'ottimizzazione dell'uso del suolo è una funzione chiave delle Autorità Portuali;
- i porti sono sviluppati assieme alle comunità locali e con il concorso delle principali parti interessate;
- le Autorità Portuali sono parti proattive delle reti TEN-T e i principali promotori del porto.
Inoltre il rapporto dell'associazione dei porti europei sottolinea che compito delle Autorità Portuali è di stimolare l'innovazione, che i porti sono sede nonché partner primari dei distretti industriali, che i porti sono attori principali del settore energetico e sostenitori della transizione energetica, che la gestione dell'energia è una delle principali preoccupazioni delle Autorità Portuali e che le Autorità Portuali si adoperano per una maggiore trasparenza.