Trasporti nazionali e internazionali
Prime difficoltà per il nuovo Piano Strategico Nazionale della Logistica e della Portualità.
16 dicembre 2015
Pochi giorni fa, in una sentenza della Consulta della Corte Costituzionale, è stata dichiarata l’illegittimità del primo comma, art. 29, del decreto-legge n.133/2014 titolato: “Misure urgenti per l’apertura dei cantieri, la realizzazione delle opere pubbliche, la digitalizzazione del Paese, la semplificazione burocratica, l’emergenza del dissesto idrogeologico e per la ripresa delle attività produttive”.
La Costituzione, infatti, per quanto riguarda “porti e aeroporti”, indica chiaramente che Stato e Regioni devono mettere in campo adeguate procedure per coordinarsi orizzontalmente sia nelle intese che nelle materie di competenza concorrente.
Ciò non avverrebbe nel Piano Strategico Nazionale che altresì, secondo la Regione Campania, violerebbe il principio di leale collaborazione di cui agli articoli 5 e 120.
Tesi infondata secondo l’Avvocatura dello Stato, che impugna le sentenze della Corte secondo cui “le istanze unitarie giustificano - a determinate condizioni - una deroga alla normale ripartizione di competenze anche in assetti costituzionali pervasi da pluralismo istituzionale”.
La sentenza della Consulta potrebbe creare danni all’attuazione del PON Reti e Infrastrutture 2014-2020, approvato da Bruxelles poco tempo fa anche in virtù dell’imminente riforma portuale.