Trasporti nazionali e internazionali
Autotrasporti: proteste per il ritorno dell’uso del contante sopra i 3mila euro.
27 ottobre 2015
Abrogato il divieto di utilizzare contante nella filiera dell’autotrasporto: il nuovo limite è di 3.000 euro. Così è sancito dal comma 4 dell'articolo 46 del testo della Legge di Stabilità 2016 firmato dal presidente della Repubblica e depositato al Senato.
Di fatto è stato eliminato il provvedimento preso solo un anno fa dalla stessa commissione che oggi ha deciso di abrogarlo, riabilitando la possibilità di usare contante per pagare il prezzo delle prestazioni di un contratto di trasporto di merci su strada.
Il Governo ha illustrato i motivi della sua decisione, affermando che "ha creato disagi per i piccoli pagamenti regolati ad esempio dagli autisti dei mezzi di trasporto".
Inoltre, "il divieto era di difficile applicazione anche perché non prevedeva alcuna sanzione a carico di chi violava la norma".
L’autotrasporto torna a rientrare dunque nel normale limite, passando da 1.000 a 3.000.
Molte le preoccupazioni già palesatesi nei giorni scorsi, sia da Unatras che da CNA-Fita, contrarie alla decisione: mentre prima la tracciabilità era un obbligo di legge al 100%, con l’abrogazione, sostiene la presidente CNA-Fita Cinzia Franchini, "si rende un gran favore a chi da tempo nel crimine organizzato porta avanti precise strategie di infiltrazione e radicamento nel tessuto produttivo dei trasporti e della logistica".
3.000 euro sono, infatti, il prezzo di costo di una transazione merci di andata e ritorno della Penisola per un autoarticolato.