Trasporti nazionali e internazionali
Per il gap sulle infrastrutture perdiamo 42 miliardi l'anno.
13 ottobre 2015
È un quadro frustrante quello che emerge dal primo Forum internazionale di Conftrasporto a Cernobbio, e che vede l'Italia fanalino di coda in Europa nella logistica e nel sistema dei trasporti.
Gli indici di competitività delle nostre infrastrutture ci vedono perdere il confronto con tutti i principali partner dell'Ue e in dieci anni il traffico merci è crollato quasi del 18%. L'inadeguatezza delle infrastrutture, la scarsa agibilità materiale e digitale e la mancanza di una politica dei trasporti, senza contare i vincoli burocratici, pesano sul Pil italiano per circa 42 miliardi di euro all'anno.
“Una tassa occulta di 700 euro per ogni cittadino”, ha affermato il presidente di Confcommercio Carlo Sangalli.
Il presidente di Confcommercio ha anche ricordato che il movimento delle merci e delle persone, cioè il trasporto e il turismo, sono elementi fondamentali della ricchezza italiana.
“L'Expo ha avuto un risultato straordinario - ha detto - certamente supererà anche i 20 milioni di visitatori, ma soprattutto ha acceso un faro del mondo su Milano e sulla realtà italiana: questo avrà anche ripercussioni sul dopo».
Un risultato che, come prevedeva Confcommercio nel marzo scorso, avrebbe inciso positivamente sul Pil e avrebbe permesso una riduzione delle tasse.
“Auspichiamo fortemente che nella legge di Stabilità sia ridotta la pressione fiscale, diventata incompatibile con qualsiasi prospettiva di crescita - ha concluso Sangalli - Noi continuiamo a batterci affinché ci sia un taglio coraggioso alla spesa pubblica improduttiva: solo così si libereranno le risorse indispensabili per il ridurre le aliquote Irpef”.