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L’Europa non è più “senza frontiere”: code ai confini per gli autotrasportatori.

Anche Germania e Austria, dalla scorsa settimana, hanno ricominciato a fare controlli sui confini sud-orientali.




Trasporti Nazionali e Internazionali

L’Europa non è più “senza frontiere”: code ai confini per gli autotrasportatori.

25 Settembre 2015

In questi giorni, come non capitava da tempo, lunghe code e notevoli rallentamenti hanno interessato il traffico pesante. La crisi migratoria, infatti, ha fatto scattare nuovamente lungaggini e controlli di confine, scomparsi grazie all’Europa di Shengen che aveva migliorato non di poco la mobilità dei trasporti continentali.

Oltre ad Austria e Germania, Ungheria, Repubblica Ceca e Slovacchia, anche Paesi Bassi e Polonia hanno annunciato di voler far ripartire i controlli di confine.
Jack Semple, direttore politiche dell’Associazione Trasporto Stradale del Regno Unito, ha detto che le sue oltre 6.000 imprese associate stanno già avvertendo l’impatto in un settore costruito sulla logistica just in time.

Anche i costi rischiano di aumentare notevolmente: da un recente studio fatto da TLN, una associazione di categoria dei Paesi Bassi, calcolando il ritardo temporale creato dalle code stradali, più i costi per documentazione e formattazione, e penali da pagare, risulterebbero per l’intero settore nazionale olandese 600 milioni l’anno di costi extra.





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