Trasporti nazionali e internazionali
Autotrasporto, intesa tra associazioni Italia-Turchia.
08 settembre 2015
Un'intesa che ha lo scopo di evitare che i porti di approdo italiani - quello storico di Trieste e quello di Venezia, che si presenta come alternativo e concorrenziale all'approdo giuliano - divengano la base per i trasportatori turchi da cui lanciarsi alla conquista del mercato trasportistico continentale.
Il riferimento più evidente è al mercato di lingua tedesca, approfittando anche della costituzione in Italia di imprese di autotrasporto - di diritto italiano, ma di proprietà turca - che risultano libere di effettuare trasporti comunitari e cabotaggio nell'ambito dell'Unione Europea.
Lo strumento che potrebbe evitare una "guerra commerciale" e aprire la strada ad una collaborazione di livello avanzato è quello di giungere alla costituzione di un raggruppamento misto tra imprese di diritto italiano - quali che siano i proprietari delle stesse - cui affidare, in condizioni di accettabile equilibrio, il traino dei semirimorchi turchi sbarcati nei porti di Trieste ed eventualmente in altri approdi dell'alto Adriatico.
Partendo da questa intesa, scrive in una nota Cna-Fita, “sarà necessario mettere in campo ogni iniziativa utile sul versante italiano al fine di verificare la volontà/necessità delle imprese aderenti alle organizzazioni firmatarie del protocollo di costituire un raggruppamento, aperto alle imprese turche stabilite in Italia, per interfacciare la Und nelle intese commerciali sulle trazioni dei semirimorchi turchi dal Porto di Trieste”.