Trasporti nazionali e internazionali
Porti di trasbordo in una situazione difficile.
10 giugno 2015
Mentre i porti italiani di destinazione finale dei container stanno crescendo, il primo trimestre del 2015 mostra una situazione difficile per gli scali di transhipment.
Secondo diversi operatori, a far perdere traffici agli scali di trasbordo contribuiscono la quantità e la lunghezza dei controlli doganali che vengono effettuati.
Controlli che spingono alcuni clienti a spostare la merce su porti di transhipment esteri, dove i tempi delle verifiche sono molto più brevi.
Dalle stime elaborate dal centro studi di Contship emerge che nei primi tre mesi del 2015 i porti di transhipment hanno segnato risultati molto diversi rispetto a quelli ottenuti dai porti di destinazione finale: Gioia Tauro ha totalizzato -6%, Taranto ha subito la chiusura totale dei traffici, con -100%.
Marco Simonetti, vicepresidente di Contship Italia, afferma fiducioso che il transhipment non è in perdita, anche se la situazione già indebolita è frenata perché “le quote di controlli doganali sulle merci sono molto superiori a quelle di altri Paesi e ci sono clienti, soprattutto nel comparto dei container reefer, che chiedono di far arrivare le merci in porti non italiani”.