In breve
Nuove regole per la produzione, il confezionamento e la distribuzione dei prodotti ortofrutticoli di IV gamma entreranno in vigore dal 12 agosto 2015, in applicazione del decreto 3746 del 20 giugno 2014 attuativo della legge 77/2011. Le principali novità e la filiera interessata a questi prodotti. " />
Trasporti nazionali e internazionali

Nuove disposizioni sulla filiera dei prodotti ortofrutticoli di IV gamma.

04 giugno 2015
In breve
Nuove regole per la produzione, il confezionamento e la distribuzione dei prodotti ortofrutticoli di IV gamma entreranno in vigore dal 12 agosto 2015, in applicazione del decreto 3746 del 20 giugno 2014 attuativo della legge 77/2011. Le principali novità e la filiera interessata a questi prodotti.
Premessa
Lavata e pronta al consumo. Agli italiani l’insalata piace così.
Basti pensare che nel 2014 le vendite a volume degli ortaggi di IV gamma sono cresciute del +0,60% secondo dati Nielsen.

Fino a qualche anno il processo di filiera della catena del freddo legata a questo prodotto non era regolamentata, tanto che nel 2013 fece il giro del mondo la notizia che un produttore italiano aveva esportato in Germani insalata già pronta che conteneva veleno per topi.

Tutto questo in linea teorica non sarà più possibile con il nuovo decreto, che obbliga a determinate regole che riguardano sia la scadenza del prodotto sia limiti sulle temperature.
Vediamo in dettaglio di che si tratta.


Le novità: regole certe per tutti
Tra le novità del decreto vi sono:
  • limite alla temperatura degli ambienti di lavorazione, che non deve superare i 14 gradi centigradi;
  • obbligo di almeno due lavaggi dei prodotti;
  • tetto degli 8 gradi centigradi in ogni fase della distribuzione, quindi dalle celle frigorifere degli stabilimenti di produzione fino agli scaffali dei punti vendita.
Inoltre diviene obbligatoria l'indicazione in etichetta della dicitura "lavato e pronto al consumo" (o pronto da cuocere).
Utile anche l'obbligo di indicare 'Una volta aperto il prodotto va consumato entro due giorni' per garantire al consumatore un prodotto della terra ancora più buono.
Aiipa - Associazione italiana industrie prodotti alimentari - chiedeva, e sta ottenendo, regole certe che diventino standard.

In una intervista per italiafruit.net, Francesco Avanzini di Conad ha dichiarato: “Il decreto è eccellente per indirizzo, contenuto, capacità di valorizzare.
Si metterà a regime quel criterio di trasparenza e informazione verso il consumatore e questo, anche per la moderna distribuzione, contribuisce a migliorare il governo dei processi di qualità della filiera dei prodotti di IV gamma nonché a rafforzare il rapporto di fiducia tra consumatore e punto vendita, tenendo in particolare considerazione che le quote di mercato in questo settore sono nettamente in mano a prodotti a marchio del distributore”.

E sempre Avanzini sulle criticità che il decreto potrebbe comportare afferma: “Le criticità risiedono soprattutto sul lato dei costi che il sistema deve garantire per il rispetto delle norme succitate.
Oggi parte della distribuzione non è sempre in grado di rispettare i parametri richiesti e la nuova normativa impone una corretta anche se più costosa gestione delle consegne.

Di questo se ne devono fare carico tutti gli attori della filiera e, dal lato della produzione, non si può pensare ad un "escamotage" come l'allungamento della shelf-life dei prodotti per ovviare al tema.
La qualità reale e percepita deve anzi migliorare, grazie a questa nuova legislazione”.


La posizione di Aiipa
Con l'emanazione del decreto attuativo della Legge 77/2011 – sostiene in una nota corposa Aiipa – l'intera filiera della IV Gamma è chiamata a uniformarsi a una normativa che detta disposizioni di dettaglio su aspetti determinanti per la sicurezza e la qualità del Fresco confezionato pronto al consumo.

Il decreto infatti chiarisce i parametri igienico-sanitari da rispettare nel ciclo produttivo e nella distribuzione, oltre a introdurre nuove informazioni in etichetta che rendono immediatamente evidenti al consumatore le caratteristiche del prodotto di IV gamma.

Nello specifico, il decreto prevede diciture obbligatorie e omogenee che esplicitano, senza lasciare adito a dubbi, le modalità di impiego e di conservazione dopo l'apertura della confezione, la caratteristica di pronto utilizzo tal quale o cucinato del prodotto e la data di scadenza.

Il decreto, inoltre, stabilisce che deve essere rispettata la catena del freddo, mantenendo il prodotto a una temperatura inferiore agli 8 gradi centigradi a partire dalle celle frigorifere degli stabilimenti di produzione, fino agli scaffali della distribuzione.
Infine, il decreto introduce nel ciclo produttivo e distributivo l'obbligo di impiego di imballi ecocompatibili.

Gianfranco D'Amico, presidente di Aiipa IV Gamma, dichiara che si tratta di un inquadramento normativo che va a colmare un vuoto presente nella regolamentazione europea, e valorizza il ruolo e le dimensioni acquisite dal mercato italiano della IV Gamma nell'ambito del mercato unico europeo.

"Il decreto - aggiunge Domenico Stirparo, responsabile di Aiipa - può essere un punto di svolta per la IV Gamma italiana perché spinge tutti gli attori della filiera a compiere un'ulteriore crescita in senso qualitativo, come da tempo auspicato dai produttori rappresentati da Aiipa.
Siamo orgogliosi, perciò, di aver fornito ogni nostro contributo a questo risultato eccellente, collaborando proficuamente con il Ministero delle Politiche agricole e con le altre Amministrazioni coinvolte nell'iter del provvedimento".


La GDO
Secondo Giuseppe Battagliola, coordinatore della sezione IV gamma di Aiipa, nonché fondatore e presidente de La Linea Verde, "La Gdo si è accorta del valore di questa categoria, ben venga quindi confrontarsi con l'obiettivo di creare valore per tutta la filiera.
Nei primi 10-15 anni di attività la prima a credere nella IV gamma è stata proprio la Gdo, che ci ha trasferito il know-how.

Negli anni, i produttori sono cresciuti in consapevolezza ma facendo degli errori nel comporre o spingere assortimenti, errori che sono stati nascosti da un mercato che tirava.
Intanto, però, i produttori sono cresciuti dal punto di vista tecnico, negli stabilimenti e, soprattutto, in campagna, dove ora si fa un'indubbia qualità."

Tanto che oggi l'Italia non solo è il principale esportatore di baby leaf in Europa, ma anche primo Paese in Europa a fare un disegno di legge in materia.
Quello che Battagliola definisce ‘l'equivoco della IV gamma’ è identificabile non tanto in una congiuntura economica negativa, ma in un'impropria presenza del prodotto IV gamma nel reparto dei freschi e, in secondo luogo, nella perfezionabilità del rapporto industria/distribuzione al fine di mettere insieme le reciproche competenze per cercare di fornire valore. 

Antonio Brunati, direttore commerciale Selex, ha aggiunto una nota di ottimismo: "Distinguerei il conto economico, magari un po' in sofferenza, dalla crisi in termini di volume: registrare un 1-2 percento in meno non può essere considerato grave. Penso perciò a una ripresa positiva nel breve periodo".


Selex ha fatto formazione e incrociato assortimenti e formati di vendita, andando a proporre delle linee guida che suggeriscono agli imprenditori associati gli assortimenti, gli spazi a scaffale, fino a definire le numerosità delle referenze incrociate alla stagionalità.
Una sorta di category management che alcune imprese stanno attuando su scala locale.

Gli eccellenti, al di là della profondità assortimentale, praticano un giusto mix tra innovazione e promozione, ma "la prima deve andare a integrare l'assortimento, senza sovrapporsi alla marca leader del distributore".


Leggi e consulta il decreto

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