Si sta tornando a poco a poco alla normalità in Francia, dopo un lungo periodo di sciopero da parte delle organizzazioni sindacali degli autisti e l’iniziale rifiuto di sedersi al tavolo delle trattative da parte delle aziende.
Ieri, infatti, si è svolto un incontro propedeutico alla risoluzione della crisi tra FNTR-Fédération Nationale des transports routiers, TLF-Transport et logistique de France, UNOSTRA-Union nationale des organisations syndicales des transporteurs routiers automobiles, OTRE-Organisation des transporteurs routiers européens; e quelle sindacali CGT-Confédération générale du travail, FO-Force ouvrière, CFE e CGC-Confédération française de l’encadrement e Confédération générale des cadres, CFDT- Confédération française démocratique du travail –Transport.
Da parte sindacale si è fatto pressione perché i colloqui inizino al più presto, oltre a ribadire la sostanza delle richieste: aumento del potere d’acquisto degli autisti del 5%, 13ª mensilità e altri interventi assistenziali.
Le organizzazioni delle aziende dell’autotrasporto hanno chiesto di tenere il primo incontro martedì 3 febbraio, giustificando il lasso di tempo richiesto con la necessità di discutere nei rispettivi ambiti le argomentazioni sul tappeto e le conseguenti linee guida delle trattative.
I sindacati hanno accettato la data, nonostante la loro istanza di cominciare al più presto la trattativa, ma non è mancato chi si è detto scettico: «Il padronato sta soltanto cercando di guadagnare tempo», ha dichiarato Thierry Cordier, segretario della CFDT-Trasporti.