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Riforma delle Autorità Portuali: possibili provvedimenti in ambito logistico.

Ogni distretto logistico dal 2015 potrà trattenere l'1% dell'Iva dall'importazione delle merci.




Servizi e accessori per il trasporto

Riforma delle Autorità Portuali: possibili provvedimenti in ambito logistico.

30 Luglio 2014

Come riportato da Trasporto Europa, la riforma delle Autorità Portuali al vaglio del Governo Renzi sarà una funzione fra quella elaborata da Debora Serracchiani (PD) e quella pensata dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Maurizio Lupi.

All’interno del decreto Sblocca Italia ci sarebbero alcuni provvedimenti che riguardano anche il sistema logistico italiano.
In particolare, a partire dal 2015 ogni distretto logistico potrà trattenere l’1% dell’Iva derivante dall’importazione delle merci movimentate nel territorio nazionale attraverso il proprio porto.

Tale quota di Iva trattenuta servirà per realizzare opere a livello portuale per incrementare la strategicità e l’operatività dello scalo stesso.
Secondo gli accorpamenti previsti, il numero delle Autorità Portuali italiane passerà da 24 a 15, e i presidenti delle AP verranno selezionati, individuati e nominati dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, “tra soggetti aventi esperienze amministrative o istituzionali o professionali pertinenti e compatibili con gli indirizzi e le competenze dei distretti logistici, sentito il parere dei presidenti delle regioni interessate”.

Di seguito elencate le 15 Autorità Portuali previste:

1.Genova-Savona;
2.La Spezia-Marina di Carrara;
3.Livorno-Piombino;
4.Napoli-Salerno;
5.Gioia Tauro;
6.Cagliari-Olbia-Porto Torres;
7.Palermo-Trapani;
8.Augusta-Catania-Messina;
9.Taranto;
10.Bari-Brindisi;
11.Ancona;
12.Ravenna;
13.Trieste-Monfalcone;
14.Venezia-Chioggia;
15.Civitavecchia-Fiumicino-Gaeta.





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