Trasporti Nazionali e Internazionali
18 Febbraio 2014
Potrebbe essere la nuova frontiera della navigazione e di fatto, almeno per 71 navi, ad oggi lo è.
Stiamo parlando della rotta artica che, complice il rapido scioglimento dei ghiacci, sta diventando sempre più una nuova via di collegamento tra i due continenti.
Già adesso diverse navi, nei periodi più caldi dell’anno, riescono a compiere in maniera del tutto agevole questa rotta, cosa impossibile fino a qualche anno fa.
La rotta del Mare del Nord, lungo la costa della Russia, può ridurre la distanza di navigazione tra i porti asiatici e quelli del Nord Europa del 40 per cento.
In questo momento non ci sono però convenzioni internazionali che disciplinano le operazioni di trasporto artiche.
Le attuali regole per chi naviga nell’Artico, inoltre, non affrontano il problema di scarico delle acque di zavorra e continuano a consentire alle imbarcazioni di utilizzare olio combustibile pesante.
Accanto ai problemi che si stanno presentando dal punto di vista ambientale, ci sono poi quelli relativi alla supremazia territoriale nell’Artico.
Russia, Cina e Norvegia sono infatti solo alcuni dei Paesi interessati a rivendicare la loro territorialità sull’intera area, anche per via delle enormi risorse naturali presenti nel sottosuolo.
Sono solo 71 navi ad oggi le navi che hanno attraversato la rotta del Mare del Nord, segno che questa via alternativa ai collegamenti più utilizzati è ancora in fase di sviluppo ma soprattutto non risulta, al momento, percorribile per l’intera parte dell’anno.