Premessa
Si chiama “Cantiere Crescita” (www.cantierecrescita.gov.it) il sito internet che raccoglie in 11 sezioni tutte le misure promosse dal Ministero dello sviluppo economico e dal Ministero dei Trasporti.
“La sintesi che potete leggere in queste pagine – spiega il ministro Corrado Passera nell’introduzione del sito – è stata predisposta per il passaggio di consegne al governo che verrà.
Abbiamo inoltre pensato che fosse utile metterla a disposizione di tutti”.
Un vero e proprio rendiconto, infatti, del lavoro svolto congiuntamente dai due ministeri, accessibile da parte di tutti i cittadini, che si articola in diverse categorie: infrastrutture ed edilizia, trasporti, energia e green economy, comunicazioni, tv e frequenze, agenda digitale e semplificazioni, innovazioni e startup, internazionalizzazione ed export, fino alla sezione riguardante il credito e la finanza d’impresa, le liberalizzazioni e la concorrenza, il ridisegno degli incentivi e la crisi aziendale e territoriale.
Sembra un vero e proprio passaggio di consegna a chi ricoprirà i nuovi incarichi dei rispettivi ministeri.
Un modo, insomma, per fare il punto sulla situazione italiana.
In questo senso, vediamo in particolare cosa dice la sezione relativa ai trasporti, in merito allo sviluppo aeroportuale, portuale, ferroviario, stradale e dei sistemi di trasporto intelligente Its.
In merito agli interventi per migliorare l’efficienza del sistema portuale, il sito ripercorre le tappe delle misure governative: dalla defiscalizzazione per le opere portuali, all’avvio dell’autonomia finanziaria delle Autorità portuali, con “l’assegnazione diretta da parte dell’imposta sul valore aggiunto prodotta negli scali marittimi”.
I finanziamenti ripartiti tra le Autorità portuali sono stati pari a 80 milioni di euro, destinati ai porti di Genova, Gioia Tauro, Cagliari e Civitavecchia.
Vengono segnalate anche le “disposizioni di recepimento della direttiva comunitaria in tema di informatizzazione delle dichiarazioni rese dalle navi in arrivo e in partenza”, con un conseguente più rapido avvicendamento delle unità mercantili e una riduzione sia in termini di costi che di “tempi morti” di attesa nella sosta delle navi.
Piano nazionale per lo sviluppo aeroportuale
Recentemente oggetto di discussione da parte di quegli aeroporti italiani minori, che non vengono citati, il Piano nazionale per lo sviluppo aeroportuale è stato elaborato dal Ministro Passera, con Enac, nell’agosto del 2012.
Ne avevamo dato notizia evidenziando come, su oltre 60 aeroporti italiani, poco più della metà fosse stato preso in considerazione, determinando invece la dismissione o il passaggio sotto tutela degli enti locali di molti scali minori.
D’altro canto emergevano invece, nel settore cargo, lo scalo di Brescia Montichiari, che avrebbe dovuto diventare il polo dell’Italia settentrionale, quello di Ancona nel Centro Italia e gli scali di Salerno, Taranto, Lamezia Terme nel Sud Italia.
Nella sezione del sito “Cantiere crescita” dedicata all’argomento, si legge che con questo provvedimento, atteso da 26 anni, “si sono poste le basi per un riordino organico del settore sotto il profilo infrastrutturale, gestionale e della qualità dei servizi”.
Gli scali che rientrano nel Piano e ai quali vengono destinati gli investimenti governativi – si legge – sono quelli di “interesse nazionale” o che rientrano nei piani infrastrutturali europei (31 scali commerciali).
Il Ministro Passera aveva commentato così la scelta di escludere dal Piano gli scali minori, e di “lasciarli” in mano all’ente locale di riferimento (e di conseguenza anche alle disponibilità economiche dello stesso): “Non si può andare avanti con la filosofia di un aeroporto in ogni provincia, senza un collegamento, attuato in maniera adeguata, di tutto il settore della logistica con porti e aeroporti e ferrovie a fare sistema e non connessi in parallelo come accade, con i risultati negativi che oggi vediamo”.
Per quanto riguarda gli aeroporti di Milano, Roma e Venezia, il sito informa dell’approvazione dei contratti di programma per l’ammodernamento, attraverso la creazione di veri e propri hub europei “in grado di valorizzare le potenzialità di queste grandi città”.
Ne avevamo parlato in occasione delle dichiarazioni del Ministro sul decreto “Salva Italia”.
Ritorna in questa sezione il tema dell’Alta velocità. La Torino-Lione, infatti, di cui è stato presentato il progetto definitivo, approvato da Ltf – Lyon Turin Ferroviaire – viene presentata come “un’infrastruttura strategica per il Paese inserita nella rete Ten-t, dando massima attenzione alle necessità del territorio e limitando ogni tipo di impatto ambientale”.
Il sito fornisce una vera e propria check list dei benefici della Torino-Lione, tra cui il dimezzamento dei tempi di percorrenza, la riduzione dei camion su strada e la riduzione di emissioni di gas serra.
Per quanto riguarda gli altri interventi ferroviari, si comunica che è stato aperto il
cantiere Av Milano-Verona, per dare il via ai lavori sulla tratta Treviglio-Brescia, una sezione di 40 chilometri a cui è stato dedicato un investimento di 2.050 milioni di euro.
La chiusura di questi lavori è prevista per aprile 2016.
Viene poi comunicata la sottoscrizione del Contratto istituzionale di sviluppo – CIS – per realizzare la direttrice Napoli-Bari-Lecce-Taranto.
Gli interventi comprendono i lavori per la “bretella di Foggia” e per il nodo di Bari, per un costo di 7.116 milioni di euro, di cui 3.532 già provvisti di finanziamento.
Un Cis sottoscritto anche per la Messina-Catania-Palermo, che interessa 5 macro-interventi per un totale di 14 opere.
Il costo per questo intervento è di 5.106,1 milioni di euro, di cui 2.200 milioni disponibili dalla delibera del Cipe.
Il Cipe ha anche approvato il progetto della prima fase di interventi per la linea Battipaglia-Reggio Calabria. Il sito dà inoltre una stima temporale per la conclusione dei lavori del Valico alpino del Brennero: “entro il prossimo triennio saranno avviati nuovi cantieri, tra cui quelli per il valico ferroviario”.
Trasporto stradale, Its e trasporto pubblico
Tra gli interventi per favorire l’efficienza del sistema stradale, vengono citati quelli sulla Salerno-Reggio Calabria, i cui cantieri saranno chiusi “entro la fine del 2013”, sulla Sassari-Olbia, i cui lavori di adeguamento interessano un percorso di circa 77 chilometri e la cui conclusione è prevista per il 2017; infine si ricordano i lavori avviati in diversi assi autostradali: quello Tirrenico, quello che congiunge Catania e Ragusa, il collegamento tra il porto di Ancona e l’autostrada Adriatica, infine il secondo lotto della Pedemontana Lombarda.
In merito ai sistemi di trasporto intelligenti – Its – il sito comunica l’adozione del Piano Nazionale ITS 2013-2017, con cui l’Italia si adegua alla Direttive Europea per introdurre e migliorare l’efficienza del trasporto, sia in termini di logistica che di sicurezza, e il positivo collaudo della Piattaforma Logistica Nazionale UIRNET, una sperimentazione a cui oggi partecipano più di 800 aziende di trasporto, per circa 10.000 mezzi pesanti.
Sono state poi definite le regole per la diffusione del sistema di Bigliettazione Elettronica e, nell’ambito dl trasporto pubblico locale, è stato istituito il “Fondo Nazionale per il concorso finanziario dello Stato agli oneri del trasporto pubblico“, con un finanziamento annuale di circa 5 miliardi di euro.