L’azienda Sangemini, come aveva anticipato il manager Stefano Gualdi durante l’incontro del 28 febbraio presso la regione Umbria, sta avviando un piano di crescita, per rispondere in modo adeguato ai cambiamenti del mercato.
La necessità di razionalizzare la logistica e contenere le spese di trasporto avrebbe portato l’azienda ad avviare un accordo con un colosso del settore logistico.
Al centro del progetto l’incremento della percentuale di distribuzione ponderata, che oggi è giudicato insoddisfacente dall’azienda, la riduzione dei costi di spostamento del prodotto verso i punti vendita, e la conseguente localizzazione più favorevole del punto di imbottigliamento.
Il piano di Sangemini non è privo di ostacoli: i sindacati hanno infatti avvertito che le posizioni dei lavoratori si sono irrigidite.
La Sangemini spera “che tutte le parti ci accordino la fiducia necessaria per crescere e per misurarci con un mercato sempre più competitivo”.