Premessa
Il 22 e 23 novembre i leader europei si sono incontrati a Bruxelles per esprimersi in merito al Quadro Finanziario Pluriennale – Multiannual Financial Framework, il budget che l’Unione europea deve gestire negli anni 2014-2020.
Niente di fatto per ora, dato che non si è arrivati ad un accordo, le discussioni sono state rimandate all’inizio del prossimo anno.
Si tratta di decisioni importanti, a livello europeo e soprattutto italiano, in diversi settori, tra cui quello dei trasporti, delle infrastrutture, e dell’industria.
Infatti la Connecting Europe Facility metterà a disposizione un budget fino a 50 miliardi di euro per promuovere la crescita, l’occupazione e la competitività attraverso investimenti infrastrutturali a livello europeo, nei settori dei trasporti, dell’energia, della banda larga e dei servizi digitali.
Per il trasporto la Commissione europea prevederebbe un finanziamento di 31,8 miliardi di euro.
In particolare i temi cruciali sono le risorse finanziarie destinate alla ricerca e all’innovazione e le iniziative a favore dell’interconnessione delle reti energetiche, di trasporto e delle telecomunicazioni degli Stati membri.
Già dalla prossima settimana, in vista di un nuovo incontro di discussione all’inizio del prossimo anno per definire una decisione che si avvalga del sostegno di tutti i 27 membri, il presidente Herman Van Rompuy ricomincerà a incontrare i diversi leader in una serie di incontri bilaterali.
Tra gli impegni in Parlamento a Bruxelles, oggi la commissione trasporti voterà la proposta di direttiva sul controllo dei porti statali e la proposta di regolamento per l’istituzione dell’Agenzia europea per la sicurezza marittima.
Si terranno oggi anche le audizioni dei coordinatori per il programma Ten-T: Karel Vinck, Luis Valente de Oliveira e Pavel Telicka.
La politica europea nei trasporti
Il settore dei trasporti impiega 10 milioni di persone e rappresenta il 5% circa del prodotto interno lordo.
Le principali criticità attuali del settore sono la congestione sia del traffico stradale che aereo, la dipendenza dal petrolio, le emissioni di gas serra, lo sviluppo non uniforme delle infrastrutture e la concorrenza.
Per quanto riguarda l’incidenza della congestione, questa costa all’Europa l’1% circa del PIL annuale.
Si prevede che il trasporto merci crescerà del 40% entro il 2030 e dell’80% entro il 2050.
Anche il traffico passeggeri aumenterà, del 34% entro il 2030 e del 51% entro il 2050, secondo le stime.
I trasporti, inoltre, dipendono dal petrolio per il 96% del loro fabbisogno di energia.
In vista del continuo aumento del prezzo del petrolio, è necessario trovare una soluzione. Anche la riduzione delle emissioni di gas serra è uno degli obiettivi europei, che hanno stabilito entro il 2050 una riduzione del 60% rispetto al 1990, per quanto riguarda le emissioni prodotte dai trasporti, ed una riduzione dell’80-95% per le emissioni complessive.
In relazione alle infrastrutture, è necessario potenziare quelle esistenti e diffondere le linee ferroviarie ad alta velocità.
Infine, la concorrenza sempre maggiore sta diventando un fattore da non non trascurare.
Tra i progetti europei tuttora in corso, Interreg IV è un’iniziativa comunitaria che promuove la cooperazione interregionale per rafforzare la coesione politica e sociale tra i membri dell’Unione europea.
Nella programmazione 2007-2013 il progetto Interreg IV è diviso in 3 sezioni.
Nella sezione B sono numerosi i progetti relativi alla mobilità e ai trasporti.
Tra questi, i progetti che riguardano lo spazio alpino: CO2-NeuTrAlp che si occupa del trasporto nello spazio alpino; iMonitraf!, che monitora il traffico su strada e i relativi effetti nella stessa zona; PARAmount, che promuove l’accessibilità, l’attendibilità e la sicurezza delle infrastrutture di trasporto alpine in relazione alle criticità dovute al cambiamento climatico e AlpCheck 2.
All’interno del Programma Med, ovvero il programma transnazionale europeo di cooperazione e parte del programma 2007-2013, che ha l’obiettivo di rinforzare il valore del Mar mediterraneo a partire dalle potenzialità di questo mercato, troviamo: il Backgrounds Project, che si occupa di incentivare le capacità e gli interventi delle autorità regionali con l’obiettivo di rendere più efficiente il trasporto marittimo; il programma Develop-Med, il programma Terconmed e TRANSit.
Developmed è nato dalla collaborazione tra le regioni Marche, Lazio e Campania con alcuni paesi del mediterraneo come Grecia, Cipro, Francia, Malta, Spagna e Montenegro, con l’obiettivo di promuovere l’integrazione strategica dei porti del Mediterraneo, sviluppando le connessioni tra i principali porti europei e la rete di trasporti trans europea TEN-T. Se vuoi maggiori informazioni clicca qui.
Il progetto Terconmed promuove le spedizioni navali brevi tra i paesi del Mediterraneo, attraverso l’adattamento dei terminal dei container ai sistemi LO-LO.
Per quanto riguarda la mobilità, è attivo il programma SEE MMS – South East European Mobility Management Scheme -, che intende far fronte all’incremento del flusso del traffico, che spesso significa un incremento delle conseguenze negative per quanto riguarda la mobilità.
Per questo il progetto ha l’obiettivo di rendere le città più accessibili, promuovendo la multi modalità e concetti alternativi di trasporto.
Per quanto riguarda il trasporto aereo, il cosiddetto Sesar – Single European Sky Air Traffic Management Research – intende apportare strumenti di miglioramento in termini di efficienza, sicurezza, costi e consumo di carburante, nel traffico aereo.