In un contesto che vede un’attenzione sempre più forte alla sostenibilità ambientale dei porti, il primato in Italia spetta al porto di Civitavecchia, che per volere del Presidente Pasqualino Monti alla fine dello scorso anno ha annunciato una riduzione delle tasse portuali per le imbarcazioni meno inquinanti.
Già scali come Le Havre, Anversa, Amsterdam e Los Angeles hanno introdotto o stanno sperimentando sconti sull’attracco delle navi green, generando risparmi sino al 10%: il tutto al fine di rilanciare il settore e favorire nel contempo la diffusione del sistema Esi, Environmental ship index, un indice di impatto ambientale che tiene conto del livello di emissioni inquinanti prodotte dalle navi.
A determinare il valore, in termini di prestazioni ambientali, di ogni imbarcazione presa in esame, provvedono organismi internazionali indipendenti cui viene affidato il compito di controllare la qualità e lo stato dei motori di bordo, il tenore di zolfo dei combustibili utilizzati nell’ultimo anno e il possesso del certificato di efficienza energetica rilasciato dall’Organizzazione marittima internazionale.
Un altro esempio di attenzione alla salvaguardia dell’ambiente che nasce da esigenze di competitività, visti i costi sempre maggiori dei carburanti.