Il 16 luglio presso il Consorzio ASI, è stato sottoscritto il protocollo d’intesa relativo all’attività di programmazione del rilancio e del potenziamento del nodo interportuale di Brindisi a servizio dell’intera area salentina.
Gli enti coinvolti sono: la Regione Puglia (di seguito “Regione”), nella persona dell’Assessore alle Infrastrutture strategiche e Mobilità, la Provincia di Brindisi (di seguito “Provincia”), nella persona del Presidente, il Comune di Brindisi (di seguito “Comune”), nella persona del Sindaco, il Consorzio per l’Area di Sviluppo Industriale della Provincia di Brindisi (di seguito “Consorzio ASI”), nella persona del Presidente, la Camera di Commercio I.A.A. di Brindisi nella persona del suo Presidente.
Il Protocollo riguarda la riorganizzazione e l’allaccio alla rete nazionale dei raccordi ferroviari dell’ASI. Gli interventi previsti, che consistono nella realizzazione di una nuova stazione dedicata al traffico merci e di un binario di collegamento tra il porto, l’insieme dei raccordi in area ASI e la rete RFI in direzione nord, consentirà di mettere a disposizione degli operatori nazionali ed internazionali un efficiente collegamento che minimizzerà i costi del cosiddetto “ultimo miglio”.
“Brindisi diventerà un pilastro del sistema logistico pugliese integrato alla rete ferroviaria”.
Così l’assessore regionale alle infrastrutture strategiche e mobilità Guglielmo Minervini sintetizza il contenuto del Protocollo d’intesa firmato a Brindisi con il sindaco Mimmo Consales, il presidente della Provincia Massimo Ferrarese e il presidente del consorzio Asi Marcello Rollo.
“Il progetto una linea di intervento – spiega Minervini – prevede la realizzazione del raccordo ferroviario e della nuova stazione merci per il collegamento della rete ASI alla rete RFI nella zona retro portuale di Brindisi (Costa Morena)-via Archimede.
Questo permetterà di portare fuori dalla città la movimentazione delle merci pericolose del petrolchimico che attualmente avviene nella stazione centrale.
I treni partiranno dalla nuova stazione, non lontano dal nastro trasportatore, e senza alcuna manovra potranno raggiungere le destinazioni finali in tutta Italia”.