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I porti crescono: direzione indipendenza.
Perché le aziende dovrebbero investire in tecnologia wi-fi?


Hardware e Software per il Magazzino

Identificazione e stampa in mobilità: proviamo a seguire la Zebra.

19 Giugno 2012


Premessa

A quasi un anno di distanza dalla nostra ultima conversazione, complice anche il fatto di essersi incontrati a fine maggio all’evento ‘Mobile Workers’ organizzato da KFI Trading, torniamo a intervistare Luca Dell’Orto, Territory Manager di Zebra Italia, per capire quali siano le tendenze delle tecnologie wi-fi nel settore della logistica.

Zebra Technologies Corporation è oggi leader globale riconosciuto per innovazione e affidabilità. Qual è la sua offerta? La multinazionale fornisce tecnologie che danno voce virtuale alle attività, alle persone e alle transazioni delle aziende, consentendo alle organizzazioni di raggiungere un valore di business superiore.

L’ampia offerta di tecnologie di tracciabilità e stampa, tra cui RFID e soluzioni di localizzazione in tempo reale, è in grado di fornire informazioni cruciali aiutando così i clienti a prendere decisioni strategiche, grazie alla semplificazione dei processi mission-critical.

Intervista con Luca Dell’Orto

Avevamo terminato la conversazione precedente con un accenno al ruolo attivo del cliente nel chiedere soluzioni dedicate, fornendo così lo spunto per soluzioni innovative: a distanza di quasi un anno questa tendenza si è confermata?

Dopo un anno posso affermare di essere molto soddisfatto di questo aspetto dell’attività di Zebra, che si muove in base a un’unica linea sia come country italiana sia a livello europeo e mondiale, ovvero stare sempre più vicina ai clienti, siano essi integratori e partner, siano essi utenti finali: i prodotti che stanno oggi uscendo sul mercato sono sempre più studiati in collaborazione con loro.

Da un lato, lavorare in sinergia con i clienti finali fa sì che le nuove soluzioni non siano legate a visioni esclusivamente tecnologiche, ma anche orientate alle esigenze di integrazione in sistemi e processi preesistenti; dall’altro lavorare con i partner significa prestare una particolare attenzione alla compatibilità delle nostre soluzioni con tutti i sistemi operativi presenti sul mercato.


In questo ruolo proattivo, quale parte hanno i clienti finali e quale i partner di Zebra?

Sono importanti in ugual misura, perché se da un lato Zebra vende solo attraverso terze parti, dall’altro dedichiamo tanto tempo ai clienti finali: questo ci permette di parlare delle tendenze in atto nel loro universo industriale, di vedere se le nostre soluzioni possono essere compatibili con questo universo e, non da ultimo, conoscere le loro esigenze.

All’interno della rete commerciale Zebra c’è un filo diretto sia con il Product Management sia con l’R&D, perché entrambi i gruppi di lavoro sono assetati di feedback dal mercato: in questo modo ribaltiamo un po’ un luogo comune dell’ambito IT, che vorrebbe l’informatico come uno scienziato chiuso nel proprio laboratorio.

Avete messo a punto strutture e strategie per far diventare sistema questo insieme di istanze, e orientare così la ricerca e sviluppo? Stando a ciò che ci ha riferito poco fa, direi proprio di sì!

Sì, la nostra strategia può essere riassunta efficacemente con la frase ‘andare dai clienti’: se nel nostro settore si desidera essere interessanti, occorre sviluppare soluzioni non solo in base alle nostre idee, per quanto innovative e valide siano, ma parlare con le persone. In una parola, siamo ‘clientecentrici’.

Mi pare che sia vero anche il contrario: se non ho visto male in rete, anche i clienti, attuali e potenziali, possono venirvi a trovare in www.virtualzebra.com

Virtualzebra.com è uno dei nostri fiori all’occhiello, uno strumento di cui andiamo molto fieri, che crediamo abbia assolto completamente allo scopo per il quale è stato creato.
Ora: Zebra è una multinazionale che ha maturato esperienze su scala mondiale e in moltissime realtà con soluzioni davvero innovative, solo che il ruolo delle stampanti portatili all’interno dei processi non è sufficientemente percepito.

Grazie a Virtualzebra.com gli interessati possono intraprendere un virtual tour attraverso i mercati verticali in cui Zebra ha operato e offre soluzioni, con la possibilità di scaricare gratuitamente le brochure e la documentazione dei prodotti e delle implementazioni Zebra. In questo modo anche una sola stampante può essere rivisitata e virtualmente implementata per mercati totalmente diversi.

Virtualzebra.com mi ha fatto venire in mente il video che ha mostrato durante il suo intervento al convegno del 29 maggio, che mette in evidenza quante volte, durante una nostra giornata tipo, entriamo in contatto con la tecnologia Zebra senza esserne consapevoli.

Sì, la genialità del video è che osservando la giornata tipo di quella bella ragazza e seguendola nei gesti quotidiani (dal braccialetto ancora al polso del concerto della sera prima alle etichette degli abiti nell’armadio, dal codice stampato sul dentifricio all’ordinazione mediante terminale del cameriere al bar, e così via), viene posta immediatamente in evidenza la pervasività della tecnologia Zebra nella nostra vita, e la strategicità del poter identificare e stampare quando e dove necessario.

Ora non voglio divagare… ma vedere quel video mi ha fatto venire in mente l’eterna pulsione dell’uomo nel voler identificare e classificare l’universo che lo circonda.

Sì, quando lo vidi per la prima volta anche a me è venuto spontaneo pensare all’enorme quantità di informazioni che ci circondano quando compiamo i gesti quotidiani, e la disponibilità di informazioni è strettamente correlata al desiderio di conoscenza.

Rientriamo dalla nostra breve escursione nei massimi sistemi e parliamo di novità concrete e fruibili immediatamente. Zebra ha appena lanciato la nuova serie di stampanti ZT200: quali sono le caratteristiche distintive di queste soluzioni per la stampa e per quali contesti operativi sono state create?

La serie ZT è una famiglia di prodotti mid range, studiati tenendo conto di quelle che sono le esperienze passate di stampanti di successo, come le Stripe.
Con la ZT200 entriamo in una fascia di mercato che ancora non avevamo, quella con il ribbon a 300 metri, ma è disponibile anche la versione a 450 metri.
La macchina è innovativa perché punta sulla facilità di utilizzo, sia fornendo una versione con display molto ampio, generalmente utilizzato in categorie superiori, sia con alcune parti in colore giallo al fine di poter riconoscere facilmente i punti chiave e interagire con la macchina stessa. Le dimensioni sono molto compatte e di conseguenza può essere agevolmente integrata in qualsiasi ambiente e permette facile accesso all’inserimento della carta.

Oltre alla facilità di utilizzo, alta è poi la capacità di integrazione con tutte le tecnologie e i protocolli di connessionne oggi in commercio: è stata studiata per essere integrata in diversi mercati verticali seguendo la filosofia prediletta da Zebra, il cross market.

Facciamo ora una riflessione generale. Dal luglio dell’anno scorso, quando realizzammo la precedente intervista, è passato meno di un anno, ma dal punto di vista economico e politico sembra un secolo. Dal punto di vista di Zebra, azienda multinazionale americana, cosa è cambiato nel mercato italiano ed europeo?

A livello italiano ed europeo, come si può vedere quotidianamente dai media, l’economia sta soffrendo.
Lavorare in Zebra dà l’opportunità di conoscere cosa sta succedendo e di conseguenza avere una visione reale delle esigenze di mercato oggi. Zebra continua con la sua linea “semplice”, ovvero stare vicini ai clienti, al fine di individuare i reali investimenti da affrontare.

Lavorando in cross market andiamo a lavorare con clienti di molti diversi mercati e siamo sempre fiduciosi che alla fine il lavoro paghi: non abbiamo certo la chiave per girare in positivo il mercato mondiale, ma continuiamo sulla nostra linea e il primo trimestre europeo è stato soddisfacente, mostrando che le nostre strategie sono quelle giuste.

Può indicare un caso di successo in Italia nel quale le soluzioni Zebra abbiano sortito risultati importanti dal punto di vista dell’innovazione e del ritorno sull’investimento?

Abbiamo due casi molto interessanti, sui quali proprio in questi giorni stiamo ottenendo l’autorizzazione alla pubblicazione. Uno di questi è proprio legato alla mobility, dove viene automatizzata una forza lavoro di persone che installano impianti tecnologici presso abitazioni private.

Abbiamo rilevato, e questo mi fa ben sperare anche per il prossimo futuro, che in Italia la mobilità si sta diffondendo moltissimo, anche perché è finalmente passato il concetto che le tecnologie mobile non siano a discapito delle soluzioni fisse già installate, ma ne vadano a integrare e migliorare i processi.

Ragionando a 360 gradi, sia a livello logistico sia a livello retail, sempre più c’è l’esigenza di arrivare a poter stampare in maniera on-demand dovunque si trovi l’operatore, integrando anche la procedura di pagamento: a questo proposito abbiamo in essere e anche allo studio importanti partnership per gestire questo tipo di operazioni molto complesse.

Chiudiamo questa conversazione con una sintesi estrema di quanto è stato detto all’evento ‘Mobile Workers’ di KFI Trading: ci indicherebbe tre buoni motivi per investire nella tecnologia mobile e wi-fi?

Innanzitutto il ritorno dell’investimento, che è sempre il primo motivo: la mobility permette di realizzare investimenti con ritorni moto rapidi in termini di tempo.
In secondo luogo la facilità di utilizzo e di integrazione, che rivolgendosi ai partner giusti è notevole. Terzo perché la mobility abbraccia le più disparate soluzioni, dalla stampa al wireless passando per la mobilità voce.
Mobilità vuol dire davvero facilità d’integrazione e soprattutto riuscire ad abbattere, stampando dove e quando è necessario, i tempi morti: basti pensare all’operatore che potrebbe evitare, avendo una soluzione di stampa mobile, di percorrere il tragitto fra il punto in cui si trova ad operare e la postazione di stampa.

TNT ad esempio, come riporta un nostro caso studio disponibile in Virtualzebra.com, grazie alle soluzioni di stampa a bordo dei carrelli elevatori, ha avuto un ritorno dell’investimento rapidissimo perché ha incrementato notevolmente la produttività, per non parlare della sicurezza degli operatori, ora non più costretti a scendere e salire dal mezzo ogni volta che devono stampare.





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