Cia, Confindustria, Rete Imprese Italia, Confapi, Confagricoltura, Aci-Alleanza delle cooperative italiane e Claai-Confederazione libere associazioni artigiane italiane chiedono al Governo di sospendere il pagamento per il sistema di tracciamento dei rifiuti pericolosi, la cui applicazione è rinviata a giugno 2012.
Il SISTRI, il Sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti, nato nel 2009, è un’iniziativa del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare che si inserisce in un più ampio quadro di innovazione e modernizzazione della Pubblica Amministrazione per permettere l’informatizzazione dell’intera filiera dei rifiuti speciali a livello nazionale.
Nel quadro delle tempistiche operative del sistema si presenta un ritardo a cui però non si lega un analogo rinvio del pagamento del contributo relativo al 2012 da parte delle imprese.
Le imprese, infatti, dovrebbero provvedere al versamento del contributo entro il 30 aprile 2012, ma fanno sapere che sono fermamente convinte a combattere per la sua soppressione.
Una “vessazione ingiustificata”, è questo il punto di vista degli imprenditori, che, attraverso i presidenti delle associazioni, richiedono una completa revisione del progetto al ministro dell’Ambiente, Corrado Clini.
Un sistema che non convince, che porta malcontento e continua preoccupazione alle imprese, a cui si legano le tensioni causate dai rinvii che si susseguono da due anni con cadenza trimestrale.